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GESTIONE DEL MERCATO

In Francia si parte con la distillazione delle eccedenze di vino rosso e rosato

Aperto “il bando”: 3 milioni di ettolitri da eliminare, con aiuti che vanno da 45 euro ad ettolitro per i vini generici, a 75 per i Dop
DISTILLAZIONE, FRANCIA, vino, Mondo
Botti vuote in cantina (ph: Wirestock via Freepik)

In Francia si parte con la distillazione delle eccedenze di vino rosso e rosato. È arrivato in queste ore “il bando”, da parte di FranceAgriMer, che consentirà alle imprese di accedere ai fondi per un aiuto fissato a 75 euro ad ettolitro per i vini a denominazione (con un obiettivo di distillazione di 1,3 milioni di ettolitri), 65 euro ad ettolitro per l’indicazione geografica protetta (per 1,3 milioni di ettolitri) e 45 euro ad ettolitro per il vino senza indicazione geografica (per 400.000 ettolitri).
Questo impegno una tantum, che può essere depositato presso uno dei 41 distillatori autorizzati fino al 5 luglio, spiega il magazine francese Vitishpere, copre due fasi di distillazione per i vini rossi e rosati in tutta la Francia. Con un budget convalidato di 80 milioni di euro, la prima fase di distillazione durerà fino all’11 ottobre 2023, con i primi pagamenti previsti entro la fine dell’anno. La seconda fase, che attualmente beneficia di altri 80 milioni di euro, avrà luogo una volta ottenuta una proroga europea di 40 milioni di euro per evitare una riduzione dei volumi impegnati. Sostenuta dalla Francia, questa richiesta dell’industria è ancora in fase di negoziazione a Bruxelles, e non è scontato che venga approvata.
“Stiamo parlando di questa distillazione dalla fine del 2022. Il Ministro dell’Agricoltura ci ha dato il via libera il 7 febbraio”, ricorda Jérôme Despey, presidente del Consiglio del Vino di FranceAgriMer, sottolineando che “era giunto il momento di metterla in atto, di concludere questa sequenza per poter passare ad altro, lavorare sulla conquista dei mercati, sulla contrattualizzazione, sull’adeguamento dell’offerta alla domanda”.
In attesa che la dotazione totale di aiuti alla distillazione sia definitivamente calibrata, gli operatori hanno due settimane di tempo per compilare un modulo di impegno. Grazie ai lunghi negoziati su questa misura di distillazione, le procedure di registrazione sono state ridotte al minimo. Ciò è fonte di particolare irritazione per il settore vitivinicolo, che vorrebbe statistiche più dettagliate da inserire nelle proprie riflessioni strategiche. Tuttavia, questo snellimento amministrativo semplificherà la compilazione dei moduli. I criteri di ammissibilità si limitano ai beneficiari (“produttori che hanno presentato una dichiarazione di vendemmia/produzione per la vendemmia 2022 e commercianti”), alle caratteristiche dei vini da distillare (rossi o rosati, purché raggiungano almeno 11 gradi di alcol), alle loro quantità (il volume minimo dell’impegno per segmento è di 30 ettolitri) e non solo.

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