02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

In Usa si spingono i produttori a far invecchiare di più il vino prima di metterlo sul mercato, e a fare scorta di vecchie annate, per far crescere valore e prestigio della produzione americana: è il “Craft Beverage Modernization & Tax Reform Act”

Italia
In Usa si pensa a sgravi fiscali per incentivare cantine a costruire scorte di vecchie annate

Per un produttore di vino, poter tenere in cantina ogni anno parte delle sue bottiglie destinate al mercato (quando la qualità del prodotto lo consente) e costruirsi così un “archivio storico” di vecchie annate dell’azienda, capaci di dimostrare le potenzialità di invecchiamento del vino stesso e di far crescere, di conseguenza, il prestigio dell’azienda, è di certo una cosa positiva. Ma ha dei costi anche importanti: dallo stoccaggio ai mancati introiti della vendita a breve termine, fino alle tasse che si pagano anche sul capitale immobilizzato. Ma in Usa, dove l’industria del vino è in crescita, non solo in California, ma anche in stanti nuovi per la produzione negli States come l’Oregon, New York o Washington, c’è chi ha pensato di incentivare i produttori ad invecchiare di più i loro vini con agevolazioni dal punto di vista fiscale.
È uno dei punti del “Craft Beverage Modernization and Tax Reform Act”
(http://goo.gl/8gWVqh), ora al vaglio del Congresso. Che tra le varie novità, da un abbassamento complessivo della fiscalità a carico dei produttori di vino (ma anche di birra e spirits) all’aumento del credito di imposta per le cantine, propone di consentire ai produttori di portare in detrazione le spese sostenute per l’invecchiamento dei vini e lo stoccaggio di vecchie annate, pratica ancora poco diffusa in Usa, incentivando così le imprese a costruirsi uno “storico” di produzione e ad immettere sul mercato prodotti più maturi e capaci di dimostrare che anche in America si possono produrre grandi vini da invecchiamento. Con ricadute benefiche, in termine di prestigio e di valori economici, su tutta l’industria del vino made in Usa. Chissà se la proposta passerà, e se qualcuno, anche nella Vecchia Europa, ne trarrà ispirazione ...

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli