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Io Donna / Corriere Della Sera

Vino e pasta con l’etichetta antimafia … anche il Vinitaly (a Verona fino al 10 aprile) apre le porte alle cooperative sociali e tiene a battesimo il primo vino rosso prodotto sulle terre siciliane confiscate alla mafia. Si chiamerà Centopassi come quelli che separavano a Cinisi (Palermo) la casa del giovane Peppino Impastato da quella del boss Tano Badalamenti. Gli stessi Cento passi che hanno dato il titolo al film di Marco Tullio Giordana. A produrre il vino è la cooperativa Placido Rizzotto, una delle cinque che operano all’interno del progetto Libera Terra: dopo il bianco Placido, prodotto con successo l’anno scorso, ha impiantato 15 ettari con l’uva di un Nero d’Avola Doc e lo lavorerà con il metodo biologico. Si vendemmierà il prossimo autunno e si metterà in bottiglia nella primavera del 2007. Le etichette sono state disegnate dagli studenti di un istituto di arti grafiche di Torino. Un’altra cooperativa, “Lavoro e non solo”, ha invece lanciato la campagna “Adotta un albero di vite”: con 100 euro si può dare il proprio nome alla pianta, seguirne a distanza la crescita e alla fine avere una bottiglia con etichetta personalizzata (info su www.lavoroenonsolo.com o presso gli sportelli della Banca Etica). (arretrato del 9 aprile 2006)

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