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Io Donna Winter

Innovazione e onestà, il loro binomio vincente. Intenso e brillante il loro vino pio elegante. Per un marchio che ha fatto la storia della Franciacorta … “Il vino eleva l’anima e i pensieri, e le inquietudini si allontanano dal cuore dell’uomo”. Le parole di Pindaro, poeta greco del 500 avanti Cristo, sono ancora più che mai attuali e non possono essere smentite. Una gustosa “pozione magica” che non conosce stop nel suo percorso, ne è un esempio una delle etichette vitivinicole che hanno fatto la storia dell’eccellenza del vino nel nostro paese, la Guido Berlucchi di Corte Franca. Nata nel 1961 dall’incontro tra l’enologo Franco Ziliani, Guido Berlucchi e Giorgio Lanciani che diedero vita al primo metodo classico della Franciacorta. “Onestà e pionerismo” sono i valori conservati in 50 anni, spiega Cristina Ziliani, che insieme ai fratelli Arturo e Paolo sono la seconda generazione alla guida dell’azienda. “Manteniamo la promessa fatta a chi ci sceglie e siamo sempre aperti al dialogo e molto attivi sui social. Nel tempo abbiamo profondamente innovato vigneto e cantina, in particolare con il passaggio all’agricoltura biologica, rispettando sempre il nostro heritage”. 520 ettari di vigneti e 4 milioni di bottiglie prodotte ogni anno danno vita a un wine brand “elegante, distintivo e degno di fiducia” che ha continuato a differenziare e articolare la sua offerta per soddisfare i pubblici più vari. “Oggi proponiamo Franciacorta diversi per
momenti diversi della degustazione”, come il ’61 Brut, “tempo fa ho sentito mio padre Franco dire a mio fratello Arturo “È così buono che avrei voluto farlo io””. Impossibile non citare tra questi il Berlucchi ’61 Satèn che unisce “in un connubio non scontato eleganza e bevibilità”. Dal colore paglierino intenso e brillante, caratterizzato da bollicine delicate e cremose al palato, si ottiene esclusivamente da uve bianche (Chardonnay). “Il suo nome ricorda l’anno di nascita del Franciacorta, che avvenne proprio nelle nostre cantine seicentesche. Mentre Satèn è un neologismo che rievoca fruscii di sete preziose: il vino, così intimamente legato alla natura e ai suoi cicli, deve essere femmina, e non esiste tipologia di Franciacorta che esalti l’anima femminile del vino più del Satèn”. Un compagno perfetto dall’aperitivo alla cena, “fantastico con il pesce crudo in tutte le sue varianti”.

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