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L'arena

I 40 anni di Vinitaly. La contesa elettorale di oggi e domani fa capolino anche in Fiera. All’insegna della perfetta par condicio Sarà Lambrusco o Franciacorta? Sono i vini abbinati da un concorso internet agli sfidanti Prodi e Berlusconi ... La battaglia elettorale fa capolino anche al Vinitaly, dove un sondaggio ha stabilito quali vini «assomigliano» ai due leader delle rispettive coalizioni politiche in gara. E così, mentre Silvio Berlusconi viene paragonato a un Franciacorta, Romano Prodi corrisponde a un Lambrusco. Per lo meno questo è il responso degli «enonauti» del sito internet www.winenews.it, uno dei siti più seguiti dell’enologia italiana, che ha elaborato il sondaggio in collaborazione con Vinitaly. Rispettando rigorosamente i termini della par condicio, agli enonauti è stato chiesto scherzosamente a quali vini abbinerebbero i due leader e perché. Un quesito che ha riscosso grande successo, scatenando una valanga di risposte divertite, oltre 1.500. Secondo la maggioranza dei partecipanti al «concorso» on line, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi assomiglia a uno spumante di Franciacorta, una somiglianza che nasce dall’essere entrambi «simboli» della Lombardia, ma anche perché sia l’uomo che il vino appaiono decisi, brillanti, effervescenti ed esuberanti. Mentre Romano Prodi è associato al Lambrusco per due ragioni: la prima è l’abbinamento naturale con la Mortadella (simpatico soprannome attribuito a Prodi e da lui stesso condiviso con autoironia), la seconda è l’origine emiliano-romagnola che accomuna il vino rosso frizzante e il professore di Bologna. Naturalmente non sono mancate le risposte polemiche e irriverenti nei confronti dei due leader. Gli enonauti hanno infatti distribuito equamente tra Berlusconi e Prodi similitudini con il vino al metanolo, con il vino che sa di tappo, con il vino in brick e con l’aceto. In piena par condicio.

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