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L'espresso

Enotendenze - In cantina con il designer ... La purezza del vino. E la linearità delle forme. Sta diventando un binomio sempre più frequente quello che unisce vini pregiati a cantine firmate da prestigiosi architetti. Strutture che interpretano, nel segno della tecnica più contemporanea, tutti i passaggi della vinificazione dalla cantina di Feudi di San Gregorio, a Sorbo Serpico, nell’Irpinia campana, progettata dal giapponese Hikaru Mori a quella, carica di simbolismi, di Petra, firmata dall’architetto Mario Botta, nella Maremma toscana a Suvereto (www.petrawine.it). A coniugare architettura e tradizione pensa ora, nel cuore del Chianti, la cantina Marchesi Antinori, che ha chiamato l’architetto Marco Casamonti dello Studio Archea per realizzare, a Bargino, nel comune di San Casciano Val di Pesa (Fi), la nuova sede. Seminascosta nel terreno, svelata da un paio di fenditure rivestite di pietra serena, la cantina rivelerà i suoi enormi spazi solo all’interno: il ristorante, il forno, l’auditorium, il frantoio, spazi delle barriques e vinsanteria. In cantiere, per essere ultimata entro l’anno prossimo, c’è anche la Tenuta Campo di Sasso, a Bibbona, con la firma di Gae Aulenti: un’opera architettonica che scandirà la riunione dei due fratelli Antinori, Piero (storico artefice del marchio) e Lodovico (Tenuta dell’Ornellaia).

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