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L'espresso

Senza alcol è più dolce l’attesa ... Ogni anno in Italia, l’alcol bevuto in gravidanza provoca gravi danni fisici e mentali a migliaia di neonati. Lo ha evidenziato una indagine epidemiologica, eseguita da studiosi italiani e americani, coordinati da Mauro Ceccanti, del Centro di riferimento alcologico del Lazio, che spiega: “Si può stimare che ogni anno in Italia circa 30 mila neonati vengano danneggiati dall’alcol”.
E l’alcol nel feto inibisce il corretto sviluppo della parte frontale del cervello, anche in quantità modeste. “In alcune donne”, spiega Ceccanti, “anche un solo bicchiere di vino al giorno, bevuto nei primi mesi di gravidanza, può essere sufficiente per far arrivare al feto una dose tale di alcol da disturbare la corretta formazione del cervello”. Il risultato? I bambini nascono sottopeso e con una testa più piccola del normale. Talvolta presentano malformazioni agli arti, al sistema urinario e al cuore. Ma non basta, crescendo si dimostreranno più irrequieti e impulsivi del normale e saranno più lenti ad apprendere dei loro coetanei. Se non correttamente seguiti, questi bambini si rivelano più a rischio della media di non riuscire a terminare gli studi, di finire preda di alcol o droghe e di delinquere. L’unica strada per prevenire questo enorme danno umano e sociale è quella di evitare del tutto di bere durante la gravidanza”.
Il messaggio non sembra però essere ancora arrivato alle italiane. Un sondaggio compiuto su donne in gravidanza rileva che solo il 10 per cento ha smesso di bere alcolici in gravidanza. E un altro 2 per cento ha addirittura cominciato a bere una volta incinta.

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