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L'espresso

Sicilia on the road ... Si snoda tra muretti a secco, vecchi vigneti coltivati ad alberello e nuove vigne a spalliera: è la strada provinciale 68 che da Vittoria percorre la zona di produzione del Cerasuolo fino a Caltagirone. Prima nata fra le strade del vino sicule, l’associazione Strada del Cerasuolo di Vittoria dal Barocco al Liberty raccoglie produttori vinicoli, frantoi, ristoranti, hotel, strutture ricettive e artigiani gastronomici, consociati per una valorizzazione del territorio. La strada del Cerasuolo ora ha un’etichetta che la celebra: SP 68 della giovanissima produttrice Arianna Occhipinti, un blend di Frappato e Nero d’Avola che vuole essere accessibile a tutti e che figurerà nella nuova guida dei vini edita da Slow Food. “È la prima volta che un vino prova a esprimere sin dal nome il legame con il territorio nel suo insieme”, spiega Occhipinti, “celebrando la strada anziché il singolo vigneto: SP68 evoca il Cerasuolo di Vittoria di un tempo, con le classiche note di frutta rossa dei vini giovani”. Imbottigliato per la prima volta la scorsa primavera, SP 68 è piaciuto al mercato statunitense nonostante la crisi, a riprova della sensibilità internazionale per un territorio, quello della Sicilia sud-orientale, che ha cominciato a esprimere le sue potenzialità.

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