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L'espresso

In Trentino sulle rotte di vini e sapori ... “Versa il vino, eccellente Marzemino!”, declama frivolo Don Giovanni nell’opera di Mozart. Il celebre compositore austriaco conobbe il vino della Vallagarina nel 1769, in occasione del concerto a Rovereto, e lo trovò eccellente. Dopo oltre due secoli è ancora piacevole perdersi nella bassa valle dell’Adige, tra vigneti, borghi e castelli medievali, dove le Alpi incontrano la pianura che porta al lago di Garda. La prima delle sette Strade del vino e dei sapori del Trentino (stradedelvinodeltrentino.it) attraversa proprio questa zona, terra di prelibatezze come i formaggi del Monte Baldo, i marroni di Castione e gli ortaggi biologici della Val di Gresta. Per i golosi c’è un’occasione in più: Gemme di Gusto, ogni fine settimana fino al 22 maggio, la rassegna pensata per esaltare i profumi e i colori della primavera trentina con passeggiata nei vigneti, degustazioni guidate, laboratori di cucina, visite in cantine, incontri con i produttori e antichi mestieri, escursioni in bicicletta e trekking tra i borghi. Chi non vuole lasciare nulla al caso può scaricare su IPhone e IPod Touch “Gusto Trentino”, la guida alle Strade del vino e del sapori, ricca di informazioni su prodotti enogastronomici,
produttori, ristoranti, ricette, agriturismi, botteghe e enoteche. Dopo il weekend del 29 aprile in Valle di Cembra, Faedo e Colline Avisiane Dolci, venerdì 6 maggio ci si sposta in Vallagarina per un trekking goloso a base di vino a canederli, attraverso le vie di Sabbionara e del suo maniero in posizione panoramica sui vigneti. E poi verso la Piana Rotaliana, il 13 maggio, con la pista ciclabile lungo meleti in fiore e le pergole trentine di Teroldego Rotaliano, il principe del vini rossi trentini, “Il più bel giardino vitato d’Europa” come lo definì il patriota Cesare Battisti. E infine a Trento il 20 maggio dove, per la prima volta, la Mostra del vini del Trentino si svolgerà nelle sale del Castello del Buonconsiglio. In Trentino-Alto Adige il turismo enogastronomico viene stimato (dati Coldiretti) in oltre 200 milioni di euro all’anno, sostenuto da 3.200 agriturismi, sui 19 mila italiani, e dalle 1.900 aziende agricole che fanno vendita diretta (dati Coldiretti-Agri2000). La geografia e il clima del Trentino favoriscono lo sviluppo delle uve pregiate: fra i vini bianchi spiccano lo spumante Trento Doc metodo classico, il Trentino Doc, il Müller Thurgau nonché il Trentino Doc Vino Santo, ottenuto dall’appassimento dell’uva Nosiola. Per quanto riguarda i vini rossi, oltre ai Trentino Doc Marzemino, vale la pena citare il vino autoctono della Vallagarina e di Teroldego rotaliano Doc. Con una produzione di oltre sette milioni di bottiglie su 18 milioni di bottiglie totali, infine, il Trentino è leader nazionale indiscusso - con il 40 per cento della produzione totale - dello spumante metodo classico. È lo Chardonnay l’uva più utilizzata nella produzione della base spumante, prodotta in collina tra i 200 e i 700 metri sul livello del mare, sui terreni calcarei in pendio dove i grappoli maturano lentamente.

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