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L'espresso

Rosso syrah ... “Avevo voglia di sperimentare, così mi son ricordato non solo delle mie origini francesi, ma anche di un curioso parallelismo geografico: Farigliano è sulla stessa latitudine della Côtes du Rhône e come questa ha un fiume, lì il Rodano qui il Tanaro...”. Così Giacolino Gillardi (www.gillardi.it), a proposito dell’idea di piantare il Syrah nelle Langhe nel 1989, con la consulenza di Pietre Clape e Alain Graillot, suoi maestri e amici, ma soprattutto maghi di questa varietà. E nel 1993, finalmente, da queste uve vinificate in acciaio e poi maturate 18 mesi in barrique, Gillardi plasma l’Harys, un vino da grande invecchiamento che si caratterizza per la finezza e l’eleganza a discapito della polposità, sulla tipica, intensa matrice speziata e un frutto complesso e affascinante. Un gioiellino tirato in sole 2 mila bottiglie, elegante e molto “francese”, anche perché Gillardi confessa: “Ho voluto essere per mentalità non il primo degli italiani ma l’ultimo dei francesi”. Una curiosità, infine: Harys altro non è che Syrah scritto al contrario.

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