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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Tra Novello e Beaujolais è sfida all’ultimo bicchiere ... Allo scoccare del primo minuto dopo mezzanotte del 6 novembre scorso si è rinnovata la sfida. Novello italiano – Beaujolais Nouveau francese, eterno braccio di ferro enologico cui cugini d’oltralpe sul primo vino dell’annata 2003 da gustare in feste, sagre, degustazioni ed esposizioni in abbinata con i tipici piatti dell’autunno, tartufi, funghi e castagne in primo luogo. Una nuova moda che, seppur entrata di recente nelle abitudini degli italiani, coinvolge milioni di appassionati soprattutto tra i giovani. Per il 2003 si prevedono circa 20 milioni di bottiglie di Novello (5% in più rispetto all’anno scorso) con un fatturato di 90 milioni di euro (stime Coldiretti), 400 cantine impegnate, concentrate soprattutto nel centro nord Italia. Le regioni leader sono Veneto (con quasi 7 milioni di bottiglie), Toscana, Trentino, Friuli, Emilia Romagna. Il maggiore produttore nazionale è la trentina Cavit con oltre 1 milione di bottiglie (il loro “Terrazze della Luna” da uve Teroldego ha ottenuto da Wine Spectator il maggior punteggio alla pari di celebrati Beaujolais francesi). Coi francesi è sfida a tutto campo. I loro Beaujolais hanno creato fin dagli anni 50 la moda del “novello”. Ma noi adesso giochiamo d’anticipo. Grazie ad un decreto ministeriale abbiamo il permesso di stappare le nostre bottiglie due settimane prima rispetto alla produzione francese, che si è potuto assaggiare solo a partire dal terzo giovedì di novembre (quest’anno il 20). Quest’anno la raccolta anticipata di uve ben mature dovrebbe favorire grado alcolico e qualità. Parola di Franco Giocosa, enologo di casa Zonin: “Temevamo molto per gli effetti della siccità che han prodotto uve dalla “buccia di cuoio” difficile da fermentare. Ma i risultati del Novello sono più che buoni, c’è un buon colore, una buona gradazione intorno agli 11,5 gradi. Siamo fiduciosi anche per gli altri rossi. Il 2003 sarà una buona annata”. Chi apprezza il Novello è soprattutto un pubblico giovane, che gradisce vini beverini e leggeri, a bassa gradazione, con bouquet aromatici, dal colore rosso rubino trasparente. E lo stesso motivo per cui gli enoappassionati dei vini rossi, robusti, strutturati finora storcevano il naso davanti al Novello. Ma il 2003 riserverà delle sorprese. “La novità dell’annata è che avremo dei Novelli “importanti” - spiega Ezio Rivella, presidente dell’Unione Italiana Vini - vinosi e robusti, con un tasso alcolico più elevato rispetto al passato. Quella del 2003 si preannuncia un’ottima annata, sia per la qualità che per la quantità”.

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