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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Sapori genuini d'Umbria e pregiati vini in gara ... Enogastronomia doc nel Relais Tre Vaselle di Torgiano... Il Brut metodo classico Lungarotti è cremoso, di buon equilibrio, fine perlage, elegante. Nel brut Lungarotti si specchiano le Tre Vaselle, il relais stellato di Torgiano (Pg) che vanta sessanta camere delux e junior, piscine, sauna, idromassaggio, cantine monumentali e una sala da pranzo dove si esibisce Domenico D’Imperio. Il giovane chef corre sulla tradizione dalla quale spicca ariosi voli da palato internazionale, finendo per tessere preparazioni la cui raffinatezza richiama quella degli ambienti, arredati con mobili umbri del ‘600 e ‘700, e dei tessuti lavorati con telai a mano: i gamberi rossi marinati con arancia all’olio extravergine e pomodoro, che sciolgono la materia in sogno palatale, e i cappelletti di crescenza nella cialda di pecorino all’olio Dop Lungarotti, i quali sono di natura divina come divino è l’impasto.
L’Intermezzo alcolico è dedicato alla finezza olfattiva e persistente dell’Aurente 2004 (Chardonnay 90 per cento e Grechetto 10 per cento) che gode acacia e ginestra maturi. A questo vino solare sono abbinate anche le mazzancolle del Tirreno su letto di purea di avocado la cui dolcezza è equilibrata dal bacio di una granita di verdure, lime e grappa di Rubesco; e ancora le crepes verdi con ciliegino pastellato e il mini babà dì mousse di caprino con erba cipollina (serviti su coltello e forchetta) e infine l’esotico risotto tostato con foglie di menta piperita ed erbe dell’orto. La ciliegia matura, non meno elegante, del Rubesco Riserva Vigna Monticchio 2001 (Sangiovese e canaiolo, dodici mesi in barrique e tre anni in bottiglia, in commercio ogni quinquennio) è una carezza setosa per il petto d’anatra di passo al Rubesco con bacche di ginepro e insalata di arance siciliane: un piatto rinascimentale dove l’amarezza pennuta è levigata dalla dolce crema.
La carta dei vini Lungarotti è spassosa e racconta tutta l’arte di famiglia in trenta prestigiose etichette (settanta extra), tra le quali non trascurerete un caramellato e balsamico Dulcis, da abbinare a pasticceria secca e che in casa accostano al soffiato di ricotta con dadolata di ananas e crema Dulcis, o ancora alle creme in tazze di cioccolato (all’arancia grand marnier, al caramello e rhum e al nocino Lungarotti). Il ripieno di queste mura seicentesche a cinque stelle appoggiate al borgo medioevale di Torgiano è ispirato dalla esperienza ludica di Giovanni Margheritini, direttore dell’albergo che guarda sempre avanti dopo avere attraversato il mondo, e dalla sua aiutante Annamaria Palomba, un orologio con precisione svizzera ma con un’anima italiana. E l’hotel Tre Vaselle si prepara ad ospitare il 26° Banco d’assaggio dei vini d’Italia (Bavi): dal 28 novembre al 3 dicembre prossimo una giuria valuterà le centinaia di campioni di vino che come ogni anno sono giunti alla segreteria del concorso. La premiazione dei vini vincitori avverrà domenica 3 dicembre.

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