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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Vino italiano da record: un miliardo di dollari ... L'export in Usa supera i due milioni di ettolitri... È stata la prima volta nella storia. L’Italia nel 2006 ha superato il miliardo di dollari nelle esportazioni di vino sul mercato americano. Distanziati i francesi, attaccati però da vicino dagli australiani. «E’ una grande soddisfazione e un doppio record - dice Lucio Caputo presidente dell’Italian Wine and Food Institute -. Non solo abbiamo superato il miliardo di dollari ma anche i due milioni di ettolitri di prodotto.
Se nel 1982 il prezzo medio del vino italiano era di 1 dollaro al litro, ora siamo ad una media di 4,85 dollari che significa un buon ritorno per i produttori e distributori ma anche un ottimo rapporto qualità-prezzo che ci permette di difendere con onore il titolo di primo paese fornitore degli Stati Uniti, con esportazioni doppie di quelle francesi, quadruple rispetto ai cileni e sette volte superiori alla Spagna». Australia e Francia con i loro fatturati rimangono però i concorrenti più agguerriti di un mercato che secondo il «Wine and Food Institute» nel 2006 ha raggiunto i 6,928 milioni di ettolitri per un totale di 3,185 miliardi di dollari di fatturato. Per il vino italiano in Usa l’anno del boom ancora imbattuto rimane comunque il 1983 con 2,4 milioni di ettolitri pari allora a 243 milioni di dollari. L’anno nero invece continua a rimanere il 1991 quando le esportazioni si sono ridotte a 701.000 ettolitri. Caputo che da vent’anni è il regista dell’Italian Wine and food gala» a New York, la più impegnativa rassegna in favore dei vini italiani di qualità sostiene che occorre cavalcare il trend positivo che sta interessando il nostro paese e che vede anche l’Ice, l’Istituto Italiano per il commercio estero, molto attivo in questo settore e grosso punto di sostegno per diverse regioni italiane che intendono piazzare e posizionare i loro prodotti sul difficile e sofisticato mercato americano. Oltre ai «californiani doc» quasi imposti dal nazionalismo culinario Usa, i migliori ristoranti di Manhattan o Los Angeles, Chicago o Miami, si distinguono ormai per la «lista dei vini» europei, dove Italia e Francia sono in costante sfida come testimoni del Vecchio continente. Anni di promozione e passaggi cinematografici hanno fatto del «Pinot Grigio» uno dei vini più pronunciabili soprattutto dalle donne diventate negli ultimi 15 anni le grandi protagoniste del consumo. Oltre ai francesi però la principale insidia al primato italiano è rappresentata dai vini australiani i cui produttori, oltre ad aver fatto del rapporto qualità prezzo uno dei loro strumenti di richiamo, sono riusciti a stabilire negli Usa una capillare e sofisticata rete di distribuzione che è diventata fondamentale per la loro affermazione non solo nelle grandi città ma anche nei centri minori degli Stati Uniti, dove il mercato del vino è ancora un grande terreno di conquista.

Focus … La coldiretti lancia un appello: «no ai trucioli al posto delle botti»... I numeri del vino italiani piacciono alla Coldiretti, che coglie l’occasione per un appello: «Ci attendiamo che venga al più presto emanato un nuovo decreto che, anche sulla base delle indicazioni del Parlamento, estenda per i vini italiani il divieto dell’uso dei trucioli e attivi un adeguato sistema di controlli». Il riferimento è al vino falsamente invecchiato in botte.
(arretrato de La Nazione/Giorno/Carlino del 31 gennaio 2007) 

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