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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

La tribù dei “wine lover” 500 euro per una bottiglia ... Crescono gli intenditori di vino. Disposti a tutto... In Italia c’è una tribù di enoappassionati - non pochi: circa 40mila persone, uomini e donne - disposti anche a spendere più di 500 euro per una bottiglia di vino. Una visione del bere passionale e colta, che fa onore alla massima di Goethe: “La vita è troppo breve per bere vini mediocri”. Una grande bottiglia per loro non è solo il miglior accompagnamento di un buon piatto, ma un piacere personale, questione di stile di vita. Sono in maggioranza professionisti, imprenditori, manager a formare questo club dei ‘wine-lover’, gli amanti del vino che possono però anche spendere e che non arretrano di fronte a un cartellino con qualche zero. Sono gli stessi che fanno week-end nei grandi terroir, leggono e amano libri e guide, non perdono una degustazione, hanno registrato film come Sideways, Mondovino, Una ottima annata.
La passione del vino è contagiosa. Tanti vip e personaggi dello spettacolo, italiani e stranieri, sono produttori-consumatori. Da Mick Hucknall, il rosso leader dei Simply Red, che produce Nero d’Avola ed Etna rosso in quel di Catania, a Sting che fa Chianti a Figline Valdarno, al boss di Time Warner Richard Parsons che produce Brunello a Montalcino. Per non parlare di alcuni cantanti italiani come Al Bano con la sua fattoria a Cellino San Marco, Ron che produce nell’Oltrepo Pavese la linea “Fracent’anni”, Omar Pedrini, leader dei Timoria, che fa vini e olio a Cetona nel senese. Ma la passione per il vino contagia anche grandi star di Hollywood. Michael Douglas e Catherine Zeta Jones brindano spesso col Sagrantino “25 anni” di Caprai; il bel tenebroso George Clooney pare abbia rifornito le cantine della sua villa sul lago di Como con le più esclusive riserve di Donatella Cinelli Colombini, equamente divise tra Brunelli e i nuovi rossi targati Val d’Orcia. Un altro che di fronte al Brunello non bada a spese, è il leder degli U2 Bono. Il patron di Prada, Maurizio Bertelli, divide la passione del vino col suo socio Antonio Moretti che produce grandi rossi nella tenuta Sette Ponti nel Valdarno Aretino.
Un enoappassionato e produttore è il cantante Zucchero in Lunigiana dove vive. Anche il dj e conduttore televisivo di Mtv e Rai Andrea Pezzi non fa mistero di fare follie per una buona bottiglia. L’ex bandiera del Parma Calcio Lorenzo Minotti e il comico di Zelig Max Pisu si sono messi in società con due produttori del Bolognese (Maurizio Vallona e Gianluca Franceschini di Isola) per produrre Essé Brut, bollicine emiliane a base di Pignoletto che sfidano il prosecco. Nella sua Puglia produce vini del territorio Nicola Legrottaglie, difensore della Juve, Bologna e Siena. Nel Vicentino ha aperto cantina Paolo Rossi, il bomber del Mondiale spagnolo.
La radiografia di questo popolo che ha in Luigi Veronelli uno dei suoi profeti è stata presentata al Vinitaly grazie a una ricerca di Eta Meta.
In Italia sono ancora una nicchia e rappresentano tra il 3% e il 4% della popolazione maggiorenne, ovvero quasi 2 milioni, appartengono alle fasce più alte della popolazione e possono investire tempo e denaro in questa che considerano una vera e propria ragione di vita. Il wine lover acquista 111 bottiglie all’anno. Per ogni bottiglia destinata al normale consumo domestico spende in media 8,50 euro, ma la cifra può schizzare fino a 80-100 euro. Per una bottiglia ‘speciale’ però sono disposti a svenarsi: anche 500 euro. Ma solo nell’1,6% dei casi.

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