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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Chi sceglie il vino? L’esperta è donna ... Sono sempre di più le intenditrici. Ecco gli indirizzi utili per non sfigurare… Il vino non è più declinato solo al maschile: nel nostro Paese si contano due milioni di wine lover, i super-appassionati che per una etichetta ricercata spenderebbero più di cinquecento euro. Ebbene, una su cinque è donna. Il gentil sesso sul vino si dimostra sempre più preparato ed appassionato: la conferma arriva anche dai proprietari delle cantine il 70,3 per cento dei quali afferma che è in costante aumento il numero di donne che sceglie il vino da acquistare.
Interessante anche il dato sui gusti: come per gli uomini il rosso è al primo posto ma le donne amano particolarmente bollicine e rosati.
Diventa sempre più difficile, quindi, per gli uomini sorprendere consorti e fidanzate con ristoranti ed enoteche da ricordare. Quali sono gli indirizzi per non fare cattive figure? In Italia c’è solo l’imbarazzo della scelta. Per chi capita in Romagna c’è il ‘Ristorante Paolo Teverini’, a Bagno di Romagna, con migliaia e migliaia di grandi bottiglie scelte con la rara competenza di chi è appassionato. Il tutto con la buona cucina di un territorio ricco di grandi ricette. A Ravenna la “Ca’ de vin”, a due passi dalla tomba di Dante, si trova in un antico edificio: in un ambiente suggestivo troverete tutti i tipi di piadine e i grandi vini del territorio.
Aria di novità sulla Riviera. Il ristorante “La Frasca” di Gianfranco Bolognesi con l’anno nuovo si trasferirà da Castrocaro Terme a Cervia Milano Marittima, la città del sale dolce che già ospita un altro locale assai apprezzato, “Il Caminetto” del sommelier onorario Franco Mazzoni, dove uno dei clienti abituali è l’allenatore Arrigo Sacchi.
Sono 4.500 le etichette in carta che accolgono l’enonauta all’ “Enoteca Pinchiorri” a Firenze. E tra 140mila bottiglie, troverete senz’altro quella che piace a voi e alla vostra lei.
Nelle Marche un locale da visitare è “Il quartino” di Marianna Galanti nel centro storico di Fermo. In Umbria a Torgiano, in provincia di Perugia, la cornice seicentesca del ristorante “Le Tre Caselle” dà un benvenuto originale a chi decide di degustare grandi vini affiancati da piatti tipici regionali. E a Milano un ristorante dove vale veramente la pena di trascorrere una serata è “Il Sambuco” della famiglia Maccanti, nell’hotel Hermitage di via Messina 10. Nel menù primi piatti, pesce e crostacei come non li avete mai assaggiati.
Questi alcuni indirizzi per stupire con “effetti speciali” amiche, mogli e fidanzate. Un compito non sempre facile perché come abbiamo detto la competenza del gentil sesso in fatto di vini è cresciuta, così come la frequenza femminile nelle enoteche: il 41 per cento degli enotecari milanesi afferma infatti che se uomo e donna comperano insieme, solitamente è lei a scegliere il vino da acquistare. Le bottiglie devono essere belle, di tendenza, ben confezionate anche se poi, alla fine, è soprattutto il loro contenuto ad essere importante.
Donne e vino, dunque. Ma con quale frequenza? Il 45 per cento delle “enonaute” beve vino tutti i giorni o quasi, il 25 per cento quattro o cinque volte alla settimana, il 30 per cento due o tre volte. La maggioranza consuma il vino durante i pasti, con i giusti abbinamenti.
Non si tratta solo della passione del bere: l’interesse scaturisce dalla conoscenza del territorio e della cultura. D’altra parte il legame donna-vino fa parte della storia. Un esempio? Dom Pérignon esportava in Russia le sue preziose bottiglie. Nella seconda metà del Settecento vi fu però una epidemia e le navi non potevano partire. Fu Caterina di Russia ad inviare una flotta dal Baltico per caricare centinaia di casse di champagne. Anche a lei piacevano le Bollicine, ma soprattutto il disegno della bottiglia. In una lettera chiama questa forma «cattedrale” e dice che senza vino per lei il pranzo non aveva senso.

Grandi Cantine ... L “Enoteca Pinchiorri” a Firenze (via Ghibellina, 87. Tel: 055. 242757) offre 4.500 etichette, mentre per chi ama oltre ai grandi vini, la cucina umbra, a Torgiano vale la pena fare una capatina al ristorante “Le Tre caselle” (via Garibaldi, 48. Tel: 075.9880447).

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