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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Il balzo dell’export toscano. I record: olio, vino e moda ... Il rapporto Irpet sui dati del commercio estero nel 2010... Vendite ai livelli del 2007. Tira la “nuova” Europa... C’è un balzo dell’export: nel 2010 la Toscana è cresciuta del 15,6%, in linea con la media italiana, ma soprattutto tornando ai valori pre-crisi del 2007. Una percentuale che potrebbe far esplodere l’esultanza rispetto a quelle, effettivamente disastrose, del 2009: meno 8,9% la Toscana, meno 24,4% l’Italia. Tuttavia non è il caso di far saltare i tappi di buone bottiglie in segno di giubilo perché, come certifica l’Irpet analizzando i dati Istat, si tratta di una ripresa ancora fragile, tanto che ci aspetta un 2011 in tono minore. I ricercatori dell’Irpet prevedono si possa arrivare a un più 5,3% a prezzi costanti. E non basta: parte di questa variazione positiva è determinata dall’aumento dei prezzi di materie prime come l’oro. Esempio: sterilizzando l’effetto prezzo all’interno di questo settore, che interessa in maniera particolare Arezzo e dintorni, la variazione positiva dell’export toscano si ridimensiona lievemente, passando dal più 15,6% al più 13,2%, a fronte di una media nazionale che si riduce in misura inferiore: dal più 15,7% al più 14,9%. E crescono anche le importazioni dall’estero: 25,8% la Toscana, 22,6% l’Italia. Quanto ai singoli settori, crescita a due cifre per l’alimentare (più 11,8%), trainato da due eccellenze toscane: l’olio (più 13,3%) e il vino (più 12,6%). Bene un altro settore in cui la Toscana è forte, ossia il comparto moda: più 16,7%... ...Le esportazioni verso i 15 paesi della “vecchia” Unione Europea sono cresciute del 16,3%. Mentre sono quasi esplosive le cifre verso i nuovi aderenti UE: più 26,2%. E sono al più 24,9% le esportazioni le nazioni non comunitarie. A presentare i dati, a Villa Fabbricotti, sede di “Toscana Promozione”, c’è l’assessore alle attività produttive, Gianfranco Simoncini che parla del 2010 come di un anno cruciale, un anno di svolta. Così come viene confermata la volontà della Regione di sostenere il manufatturiero. Non a caso, in serata, arriva anche una nota del governatore, Enrico Rossi, che spiega: “Non è un caso che il nuovo piano regionale di sviluppo sia in gran parte centrato sul manufatturiero e su un altro settore chiave per la Toscana: il turismo, che cresce del 2,7% a fronte di un calo nazionale pari allo 0,7%. Credo che questi due settori siano sufficienti a garantire una crescita in grado di riassorbire gli oltre 100mila disoccupati toscani e le decine di migliaia di lavoratori in cassa integrazione”. Quindi l’aggiunta dell’assessore Simoncini: “Le piccole dimensioni sono un elemento di grande flessibilità che ha fatto la forza della nostra regione, e in particolare dei nostri distretti. Ma devono essere accompagnate da misure che favoriscano la capacità di essere competitivi su mercati globalizzati e con nuovi grandi competitor”. Per aiutare la penetrazione nei mercati internazionali, la Regione sta lavorando sulle iniziative previste dal piano delle attività promozionali 2011, che mette in campo risorse per quasi 9 milioni. Si punta ancora sui mercati tradizionali (Europa, Usa), ma anche su quelli emergenti, con iniziative in Brasile, India, Cina e Russia e anche verso Turchia, Nord Africa, Europa Orientale.

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