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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Grandi bottiglie a piccoli prezzi ... Sono veneti i figli del vento ... Chiamarsi Fattoria Eolia e “andare controvento”, come dice il patron Giovanni Zini, è il massimo per un vigneron. Sarà il vento, saranno i terreni vulcanici dei Colli euganei, ma qui i vini - solo tre tipologie, sano esercizio di umiltà enologica - restituiscono un’invidiabile leggerezza che regala freschezza e profumi. A Rovolon, poco lontano da Padova, già nel tredicesimo secolo crescevano le viti nei possedimenti dei conti Papafava Carraresi, nobili padovani che qui avevano eletto le loro residenze estive. Tra i vigneti arriva nelle calde serate estive una brezza leggera, il Robolo. Il vento accarezza le uve che sono quelle tipiche del taglio bordolese, cabernet sauvignon, franc e merlot. Se c’è un tratto distintivo dei rossi veneti lo si può trovare nella freschezza e nelle note speziate, dicono i vecchi saggi nelle osterie tra Vicenza e Padova. Fattoria Eolia è la conferma. Il Baraban, che fa solo acciaio, è il rosso d’annata ma intrigante con sentori di fragola e prugna. Il Dragone, cabernet sauvignon in purezza, è la bandiera aziendale. Il millesimo 2009, affinato per 12 mesi in barriques, regala colore rubino scuro e profumi intensi, in successione spezie dolci e piccoli frutti rossi. In bocca è morbido, equilibrato, ma anche dinamico, bella polpa di grande bevibilità. Si coniuga alla grande con arrosti, selvaggina e formaggi stagionati. In enoteca il Baraban sui 6,5 euro, il Dragone sui 9.

Il Dragone 2009, Fattoria Eolia

Info: www.fattortaeolia com

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