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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Il buon bere sconfigge la crisi “Vinitaly segna nuovi record” ... Chiusa l’edizione 2013. Visitatori ed espositori in crescita ... Numeri in crescita alla faccia della crisi, quelli della rassegna Vinitaly 2013 che si è chiusa ieri alla Fiera di Verona. “Abbiamo raggiunto le 148.000 presenze, delle quali 53.000 estere da 120 Paesi: è un risultato importante che per uno dei settori di rilievo del made in Italy, che ancora trama la bilancia commerciale del Paese e dà lavoro e ricchezza ai territori e all’immagine dell’Italia nel mondo. Un incremento del 6% dei visitatori totali che premia le oltre 4.200 espositrici da più di 20 Paesi che hanno investito nel Vinitaly e riconoscono la centralità internazionale della rassegna”, spiega il presidente di Veronafiere, Ettore Riello. “il dato in crescita del 10% sugli esteri rispetto al 2012 - evidenzia Giovanni Mantovani, direttore generale della fiera scaligera - è accompagnato dalla grande qualità dei visitatori. Si tratta sempre più di operatori specializzati, di buyer esteri provenienti dai mercati tradizionali, ma anche dai Paesi emergenti, sempre più interessati al vino italiano quali Cina e Russia”. In aumento anche le presenze di giornalisti che salgono a 2.643 da 47 Paesi, contro le 2.494 da 42 nazioni del 2012. Vinitaly ha chiuso, ma l’attività continua: con la nuova iniziativa di e-commerce VinitalyWineClub presentata alla vigilia della manifestazione, con le tappe in Russia, Usa e Hong Kong di Vinitaly International. E già si pensa all’edizione 2014, in programma dal 6 al 9 aprile, che vedrà l’esordio di Vinitaly-Bio, il nuovo salone dedicato ai vini certificati biologici organizzato in partnership con FederBio.
E da Verona è giunto anche un appello ai giovani: “Bere bene significa moderarsi, è il contrario di strafare”. Così, all’unisono, Luca Zaia e Don Antonio Mazzi dallo stand del Veneto di Vinitaly, dove il fondatore di “Exodus” ha incontrato ieri il governatore della Regione in nome di una vecchia amicizia. Il sacerdote era al salone veronese del vino per l’incontro “Un calice con Don Mazzi, giovani e vino nella società d’oggi”, dove ha lanciato un messaggio preciso: diamo ai giovani la gioia, e anche bere bene è una gioia, ma occorre farlo in modo sano e intelligente, non c’è alcun bisogno di trasgredire”.

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