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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Vini Doc e grandi artisti. Degustare in forme inedite ... Immaginate di sorseggiare un grande vino all’interno di una storica cantina mentre state osservando un antico dipinto. Non è un viaggio da realtà virtuale ma la suggestiva forma di degustazione che può rappresentare un nuovo modello da offrire, a sostegno dei flussi (eno)turistici in Toscana (meta prediletta dai Ovine lovers secondo il sondaggio promosso dal Movimento Turismo del Vino). Il binomio tra l’arte e i pregiati vini è andato in scena con “I Vini di Castello d’Albola incontrano i capolavori del Chianti Classico”, nel comune di Gaiole in Chianti, all’interno della tenuta mozzafiato da oltre 900 ettari della famiglia Zonin. Nell’ambito dell’edizione 2013 di Chianti Classico E’, promosso dal Consorzio del Gallo Nero, si è svolto un inedito tour all’interno delle quattrocentesche cantine del Castello d’Albola, diviso in diverse 3 tappe. Protagoniste le proiezioni di tre capolavori pittorici del territorio del Chianti Classico (i cui originali sono esposti nella Pinacoteca di Siena) abbinati ad altrettanti vini dell’azienda: il Solatìo 2010 (cru da uve Sangiovese ricavate da un piccolo vigneto “eroico”), l’Acciaolo 2009 (da uve Cabernet Sauvignon e Sangiovese) e un’ interpretazione di Vinsanto del Chianti Classico 2003. Vincente, quindi, l’intuizione della nota storica dell’arte e scrittrice Francesca Fumi Cambi Gado, non nuova a queste esperienze, che ha curato la presentazione delle opere assieme all’enologo Alessandro Gallo, direttore della tenuta. “L’offerta enoturistica deve continuamente evolversi, proponendo eventi in grado di catturare l’attenzione in forme inedite - spiega la storica Fumi -. Esaltare la cultura del nostro territorio, sotto tutti i punti di vista compresi quelli artistici ed enogastronomici, può essere un modo per offrire ai nostri turisti la possibilità di vivere una vera e propria esperienza, anche da un punto di vista emozionale”. E, scrutando opere come la “Madonna col bambino e i Santi Giorgio e Francesco” di Cosimo Rosselli, la “Madonna col bambino e i Santi Lucia, Zanobi, Silvestro e Maria Maddalena” di Bernardo Daddi e la “Madonna della Misericordia” di un giovane Simone Martini, i turisti statunitensi, tedeschi ed indiani presenti sono rimasti letteralmente a bocca aperta. Non solo per merito degli ottimi vini presenti nel calice. “Per noi si tratta di un’esperienza da ripetere - commenta Alessandro Gallo - perchè siamo convinti dell’importanza dell’enoturismo per il nostro territorio. Lo confermano i dati della nostra cantina, dove riceviamo circa 25 mila turisti all’anno, senza nessun costo di ingresso come da precisa filosofia della famiglia Zonin”. Il binomio tra grandi vini e arte può davvero rappresentare una strada sulla quale insistere all’interno dell’offerta turistica toscana. Va in questa direzione anche l’imminente mostra al via nella Fortezza di Montepulciano (dall’8 giugno al 30 settembre), dove i ritratti di Giorgio de Chirico si esalteranno in abbinamento al Vino Nobile.

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