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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Il vino toscano conquista i Millenials. Brindisi Doc da un miliardo di euro ... Riprende quota sulle tavole degli italiani e vola nell’export. Soprattutto in America, dove è considerato la bevanda più “cool” dai giovani Millennials, i venticinque-trentenni della Generazione Y. Nei gusti di questi ragazzi - dice un’indagine dell’Osservatorio Bunsiness Strategies Paesi Terzi a cura di Nomisma Wine Monitor - il vino toscano, e più in generale la Toscana come regione vinicola, staccano di ben undici lunghezze la Sicilia e il Veneto, tra i più agguerriti competitors.
Punta l’ago su un pronunciato ottimismo, la bussola dei “sentiments” che accompagna la prima importante vetrina del vino toscano, con una serie di iniziative di forte richiamo. A cominciare dalla sesta edizione di Buy Wine, il workshop B2B (business to business, incontri d’affari) organizzato da Toscana Promozione, in programma alla Fortezza da Basso venerdì e sabato, e pronto a funzionare anche da rampa di lancio della Settimana delle Anteprime, che si apre sabato allo StarHotel Michelangelo con le 8 piccole denominazioni. E prosegue con un calendario fitto di appuntamenti per la stampa internazionale: domenica all’ex Manifattura Tabacchi il San Valentino dei Chianti Lovers con il Consorzio Chianti; lunedì e martedì alla Leopolda la Chianti Classico Collection, con il Gallo Nero che festeggia i 300 anni della denominazione secondo l’editto di Cosimolli de’ Medici; mercoledì 17 la Vernaccia al Museo De Grada di San Gimignano; giovedì 18 l’Anteprima del Nobile nella Fortezza di Montepulciano, e infine il 19 e il 20 Benvenuto Brunello nel Chiostro del Museo di Montalcino. Vento in poppa, dicono i numeri riferiti ai primi nove mesi del 2015. Export a più 21,9%, contro una media nazionale del + 5,4%, e previsione di storico sorpasso nei confronti del Piemonte; in soldoni, un giro d’affari che vale 646,4 milioni di euro tra gennaio e settembre, e che in proiezione sui dodici mesi porta a un totale probabile di oltre 923 milioni, insomma il miliardo di euro sfiorato d’un soffio (il possibile sorpasso si deve a un calo di esportazioni del Piemonte). Il primato del Veneto resta irraggiungibile, ma consola il fatto che dal 2003 il commercio estero dei vini toscani è cresciuto del 102,4% con due sole flessioni nel pieno della recente crisi. A trascinare il movimento sono i Grandi Rossi, che arrivano a 400 milioni in valore con un balzo dell’8,8%, grazie anche alla capacità di spuntare prezzi sempre più remunerativi (+ 13,6%). Il boom è ancora una volta targato Usa, con +47,3%, ma tirano forte anche Cina (+44,9) e Canada (+ 33,7); il secondo mercato resta comunque ancora la Germania, e nella “top ten” si piazzano anche Svizzera, Giappone, Regno Unito, Danimarca, Belgio, Francia e Paesi Bassi. Da Buy Wine le prime risposte. Sono attesi operatori da 36 paesi, per migliorare le cifre del 2015: 6 mila contatti di cui il 46% a buon fine con contratti, ricorda l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi, che rassicura il Vigneto Toscana: “Noi ci siamo, nel Pil ci sono risorse e opportunità, soprattutto per i piccoli. Ora facciamo rete tutti insieme”.

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