02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

“Gallo Nero patrimonio Unesco”. E i consorzi in una sola associazione ... Il Chianti “patrimonio mondiale dell’umanità” nella lista dell’Unesco. Non tutto, però:
sull’intero territorio della denominazione più conosciuta al mondo, nel prestigioso registro - che in Italia conta già 51 siti iscritti e una quarantina di candidati - entrerebbero solo i 720 chilometri quadrati del “territorio geografico i cui confini coincidono con quello della produzione del Chianti Classico”. E’ stata proprio l’assemblea dei soci del Gallo Nero, ieri alla Leopolda per la Chianti Classico Coliection, a deliberare l’avvio dell’iter per la candidatura: un progetto che punta a valorizzare il complesso delle risorse culturali storiche e paesaggistiche del Chianti di cui la componente enologico-produttiva costituisce il risultato più significativo. Lo sa benissimo il presidente del Consorzio Chianti Classico, Sergio Zingarelli, che commenta: “L’inserimento del Chianti nella prestigiosa lista del Patrimonio Mondiale Unesco apporterà al territorio e ai suoi prodotti vitivinicoli e turistici un consistente valore aggiunto, in termini di prestigio e notorietà internazionale”. E il Vigneto Toscana è pronto a giocare altre carte per promuovere il vino toscano. Per fare lobby, e magari riuscire anche a superare le sfide di campanile, ormai anacronistiche di fronte alle verse scommesse chieste dai mercati globali. Nasce così Avito, l’associazione che riunirà tutti i Consorzi vinicoli della Toscana.
Il battesimo è atteso per i primi di marzo, dopo che i produttori di vino si sono ritrovati sullo stesso fronte nella serrata discussione sul Pit, il Piano di indirizzo territoriale proposto dalla Regione Toscana, “rispetto al quale tutti i Consorzi sono stati uniti e compatti e hanno così ottenuto la modifica della legge rispetto alla sua versione iniziale”, commenta Giuseppe Liberatore, direttore del Consorzio Chianti Classico. Che spiega:
la nuova associazione non avrà “un capofila unico, ma ogni anno ci saranno, a girare, un coordinatore e un presidente. Parleremo di problematiche comuni, come abbiamo fatto ultimamente sugli ungulati, e ci saranno argomenti legati al mondo del vino e anche a livello istituzionale e politico”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024