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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Un brindisi con il marchese Camera con vista sulle tenute Frescobaldi ... Un brindisi con il marchese Frescobaldi. Può succedere al Castello di Nipozzano, cuore storico della famiglia toscana che da oltre trenta generazioni produce vino e si prende cura delle terre di Valdisieve. I Frescobaldi hanno deciso di aprire le loro tenute ai turisti che possono soggiornare, mangiare, vivere negli stessi spazi utilizzati dalla famiglia. Non manca il fascino della campagna, con il verde argento delle olivete che producono uno dei migliori extravergini toscani, e le vigne curate come un salotto. Questo spicchio di terra, incastonato tra i passi della Consuma e del Muraglione e le piane dell’Arno e della Sieve, è un pezzo di Toscana autentica. Con l’iniziativa dei Frescobaldi, la speranza è che il turismo di qualità possa riscoprire questa terra, tra la provincia fiorentina e l’aretino, che fino all’ottocento era una stazione climatica frequentatissima. Cinque camere al castello di Pomino, quattro, invece, sono le ultime inaugurate al castello di Nipozzano, nel cuore del consorzio Chianti Rufina. Il castello venne costruito intorno al Mille come avamposto di controllo sulle colline circostanti; venne distrutto parzialmente durante l’ultima guerra e poi ristrutturato. Qui vengono prodotti vini longevi, a base di Sangiovese, e nella cantina storica dei Frescobaldi ancora oggi i membri della famiglia conservano la loro collezione privata. E qui, proprio in questo castello antichissimo, nasce un modo diverso di fare turismo. Lontano dal tutto compreso, con spostamenti in pullman e visita al cantinone, tra Nipozzano e Pomino si sperimenta il turismo su misura. Dal soggiorno, all’alimentazione, 41 wellness. Non c’è niente di predisposto, basta chiedere. E possibile ammirare i tramonti sulle vigne dall’idromassaggio in giardino, o fare degustazioni guidate, preparare antiche ricette di famiglia insieme alla cuoca Lia, partecipando alle cooking class con prodotti del territorio: le carni provengono dagli adiacenti allevamenti di chianine e suini; gli ortaggi dall’orto della tenuta. Anche per le farine la scelta è caduta su un antico molino a pietra (quello della famiglia Grifoni) del Casentino, che utilizza ancora le macine dell’800.

Pomino ha un fascino tutto suo. Una gemma nascosta, immersa tra i boschi dell’Appennino, con le viti che vegetano fin sopra i 700 metri, circondate da sequoie, abeti e castagni. Pomino è stato il buen retiro di personaggi del mondo dello spettacolo; la celebre attrice Ave Ninchi vi rimase fino alla morte, nel 1997, e riposa nel piccolo cimitero del paese. Per i Frescobaldi la villa racconta ancora una storia di audacia e amore: nel 1863 Leonia degli Albizi, sposa di Angiolo Frescobaldi, decise di costruire la prima cantina a gravità e coltivare in altitudine Chardonnay e Pinot Nero, ricevendo per questi vini importanti riconoscimenti, come la medaglia d’oro all’Expo di Parigi nel 1878. Per tutti i turisti è possibile visitare anche le altre quattro tenute dei Frescobaldi: Castiglioni, Remole, Ammiraglia, Castelgiocondo, dove non è ancora possibile soggiornare, ma si può degustare sempre un buon calice di vino abbinato a ottimi prodotti locali. Mail unica invece per prenotare soggiorni e visite alle cantine.

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