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La Nazione

"L'enoteca nazionale non si tocca": Tattarini difende il ruolo di Siena, dopo l'ipotesi che Torino ne prenda il posto ... "L'Ente nazionale vini-Enoteca italiana esiste e non c'è da sostituirlo. La sua sede è Siena e non c'è da trasferirla". Risponde con decisione Flavio Tattarini, presidente dell'Enoteca Italiana, alle dichiarazioni di Pier Domenico Garrone, presidente dell'Enoteca del Piemonte, che ha annunciato ieri su La Nazione la prossima nascita a Torino dell'Enoteca d'Italia, struttura che gestirà l'intera promozione della vitivinicoltura nazionale nel mondo. In una nota, Tattarini parla di "superficialità propagandistica" da parte di Garrone e ribadisce "il ruolo assolto con serietà e rigore» dall'Ente senese, che vanta «un legame profondo con il sistema produttivo e le istituzioni che sono parte integrante della sua gestione". Tattarini riconosce le esigenze di un confronto nuovo e attivo con il Mipaf, così come indicato dal sottosegretario all'Agricoltura, Teresio Delfino. Ma l'appello del presidente dell'Enoteca, già capogruppo Ds in commissione agricoltura della Camera, per ora non è stato ascoltato. Tattarini auspica quindi "la disponibilità costruttiva delle istituzioni senesi e toscane". Spetta ora anche a Regione, a Provincia e comune di Siena evitare il ridimensionamento dell'Ente Vini.

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