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La Nazione

Per gli Alighieri un ritorno in Val d’Orcia … Gli eredi di Dante tornano in Toscana all’insegna del vino con un progetto ambizioso. Ne parla il conte Pieralvise Serego Alighieri, discendente di Dante, che poco più 650 anni fa cedette al fascino della Valpolicella, rinunciò al ritorno a Firenze e acquisì le prime “possessioni” nella terra degli antichi e nobili vini veronesi. Il ritorno degli Alighieri si concretizza nel podere del “Bell’Ovile”, a Cinigiano, in Val d’Orcia. Obiettivi ben precisi: a 4 anni dall’impianto delle prime viti su 15 degli 80 ettari del podere, quest’anno si avrà la prima vendemmia-test in attesa di quella, vera, del 2006. Da vitigni autoctoni come sangiovese, canaiolo e colorino, oltre allo shiraz saranno prodotti un Montecucco doc ed un Supertuscan. E poi una piantagione di olivi, una grande cantina sotterranea per il ciclo delle lavorazioni, un centro agrituristico. Altra curiosità: progettata dallo Studio Matteucci di Siena, verrà realizzata una torre alta ben 30 metri, quanto la Torre degli Alighieri a Firenze. Il progetto degli Alighieri, affiancati dal gruppo Masi, ha un altro importante capitolo nell’acquisizione di una significativa quota dell’azienda Pian di Rota nel Senese, creata dall’“inventore” del Brunello, Ezio Rivella. “Sarà possibile affiancare ai grandi vini toscani quelli altrettanto prestigiosi del Veneto”, ha detto il presidente della Masi Sandro Boscaini.

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