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La Nazione

È un Brunello a cinque stelle ... L’anteprima assegna il massimo rating... Cinque stelle. Come nel 2004, e poi nelle grandissime annate del decennio passato: il ’97, il ’95, il ’90. Montalcino fa festa a un grandissimo Brunello: è così che si presenta in anteprima il vino nato dalla vendemmia del 2006, e che ora dovrà riposare fino al primo gennaio 2011 prima di essere stappato. Un rating al massimo, insomma: ha perso in quantità il 7-8%, alla fine qualcosa come 500mila dei 7 milioni di bottiglie che vanno in media sul mercato. Ma ha guadagnato in qualità, il Brunello, stabilendo un altro record: da quando sono cominciate le classificazioni, sottolinea il direttore del Consorzio, Stefano Campatelli, non si è mai avuta una sequenza come quella cominciata nel 2003; quattro stelle, poi cinque, poi ancora quattro e di nuovo cinque.
Merito, spiega ancora Campatelli, di un andamento climatico specialissimo, che ha regalato piogge e sole nel periodo della vegetazione delle piante, poi un’estate meno torrida e infine lo splendido settembre che ha garantito la perfetta maturazione dell’uva. Gran festa dunque a Montalcino, che ha "premiato" il 2006 con la classica formella di ceramica, firmata dal designer americano Adam Tihany e destinata a far mostra di sé sulle mura della ducentesca Fortezza. E festa comunque nel mondo dei grandi rossi toscani: il Chianti Classico esulta per i dati di mercato che parlano di nuovi successi sul mercato americano, il Nobile di Montepulciano guarda luccicare le sue quattro stelle.

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