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La Repubblica

Il primo vino è armeno lo dice la genetica … Gli antichi greci chiamavano l’Italia meridionale Enotria, la terra del vino, ma, anche se ci piacerebbe, non sono stati i nostri antenati ad inventarlo. I reperti più antichi con tracce di vino sono stati infatti trovati in Georgia e risalgono al 4.000 a.C., mentre solo duemila anni dopo appaiono tracce simili in Sicilia. Ma sono indicazioni sporadiche: per individuare il vero luogo di origine del vino bisognava domandare alla genetica. Così Yang Dong, genetista della Duke University, ha confrontato il Dna di 3.500 campioni di uve coltivate e selvatiche di tutto il mondo. “È risultato che la domesticazione di Vitis selvatica è avvenuta indipendentemente, circa l lmila anni fa, in due aree in Anatolia e nel Caucaso. I primi viticoltori sembrano aver ottenuto subito sia uve da tavola che da vino, il che indica che hanno fin dall’inizio scoperto le proprietà inebrianti del succo fermentato” ha spiegato Yang. L’Armenia ha sempre sostenuto di essere il luogo dove il vino è stato inventato, e la sua posizione fra Anatolia e Caucaso potrebbe in effetti confermare che in quell’area coltivazione dell’uva e arte del vino sono stati perfezionati, per poi diffondersi a Est e Ovest. “La nostra ricerca non ha soltanto risolto il mistero dell'origine, ma ha anche individuato molte varietà antichissime e sconosciute, che potrebbero contenere geni per la resistenza a siccità e malattie, utili anche ai viticoltori moderni”.

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