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La Repubblica / Affari & Finanza

La novita’ - Nasce Enoteca d’Italia per promuovere l’export ... Nelle intenzioni del ministro Gianni Alemanno dovrebbe diventare meglio della Sopexa francese e sostenere l'enogastronomia, uno dei must del made in Italy. Buonitalia è un sistema di società che si fa carico di promuovere sui mercati esteri il meglio del food&beverage nostrano. Anche il vino ha la sua. L'ha presentata il sottosegretario con delega alla vitivinicoltura Teresio Delfino. Si chiama Enoteca d'Italia e farà il coordinamento delle enoteche regionali, si incaricherà di «spendere al meglio le ingenti risorse che abbiamo deciso di investire per rafforzare la presenza italiana e diffondere la cultura del nostro vino». Che ci sia bisogno di una nuova spinta all'export è sicuro: il vino italiano ha avuto pesanti cali in Germania (meno 20 per cento) e negli Usa (meno 10%) e la flessione riguarda anche i top wines.
Enoteca d'Italia diventa operativa proprio dal Salone del Vino ed è strutturata come una società per azioni. A presiederla è stato chiamato Pierdomenico Garrone, già al vertice dell'enoteca regionale del Piemonte, che promette: «Siamo il sigillo, come il nostro marchio che richiama un timbro di ceralacca, della qualità italiana in cantina e la porteremo nel mondo mettendo in rete tutte le attività di promozione, comprese anche le Fiere. Il nostro compito è quello di assicurare, attraverso la massimizzazione delle risorse, la più alta visibilità al vino made in Italy».
E la vecchia e gloriosa Enoteca Italiana di Siena presieduta da Flavio Tattarini, ex onorevole Ds, che fine fa? «Collaborerà con noi» dice Garrone e Delfino aggiunge: «Sarà uno degli strumenti operativi». Ma si sussurra che il centrodestra, spostando la cabina di regia dalla Toscana al Piemonte, abbia voluto per sé perfino la promozione delle bottiglie. Anche se nel vino il mercato preferisce il rosso.

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