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La Repubblica / Affari & Finanza

Uno degli eventi milanesi: l’Oscar del vino sotto le luci della ribalta ... Telecamere accese per riprendere in direttadifferita l'Oscar del Vino la manifestazione inventata da Franco M. Ricci, il leader dell'Ais, associazione italiana sommelier, di Roma ed editore con Bibenda del più raffinato magazine di vino in Italia nonché della guida Duemilavini, (bibbia del mercato insieme a I vini di Veronelli, Vini d’Italia dell’Espresso e la Guida ai vini d’Italia del Gambero Rosso). Un evento nell'evento che si celebra stasera e si vedrà tra dieci giorni su Rai Uno condotto da Antonella Clerici. Alle nomination, divise in ben 15 categorie, ci tengono tutti, ancora di più all'Oscar e il conte Lucio Tasca d'Almerita ha di che gioire. E' il Brad Pitt di questa edizione perché concorre sia con il miglior rosato che come migliore azienda "a riprova dei grandi progressi dei vini del Sud e della Sicilia in particolare". Il programma di MiWine è fittissimo. Solo la sezione emotion propone 150 degustazioni e poi tutti i guru del vino da Luca Maroni alla scuola del Gambero Rosso si danno da fare per presentare degustazioni ed eventi che danno la massima visibilità al vino. Certo c'è anche qualcosa di assolutamente speciale come le degustazioni che saranno animate da PromoSiena. L'idea è quella di recuperare la funzione del vino come compagno della grande cucina e quindi di evitare le degustazioni da profumeria. Il presidente della Camera di commercio di Siena Vittorio Galgani e il direttore di PromoSiena Fabio Carlesi perciò insieme ai grandi supertuscan, ai brunelli, ai chianti portano il meglio dei prodotti di territorio perchè, nota Galgani, "Va rimesso in valore tutto il comparto enogastronomico di qualità, la vera arma vincente dell'Italia sui mercati". Così per i tre giorni di MiWine si beve e si mangia alla senese. I toscani hanno sposato in massa la fiera milanese e tutte le case di maggior prestigio hanno organizzato eventi. Tutto l'universo vitivinicolo sarà esplorato nel carnet dei seminari sensoriali: dai vini passiti alle vendemmi tardive, dal confronto tra gli uvaggi bordolesi e i grandi autoctoni italiani per dare una rappresentazione totale dell'universo in bottiglia. A Milano s'incontra anche il Gotha mondiale del vino in una degustazione evento che mette insieme i grandissimi produttori. Ad auspicare questa tappa italiana di "Primum familiae Vini" una sorta di circolo esclusivissimo è stato Piero Antinori che ha messo in fila Pol Roger, Robert Mondavi, Egon Miler, Laurent Drouhin, Juan Maria Torres, Nicolas Jaboulet, Pablo Alvarez, Philippine Rotschild, Etienne Hugel e Rupert Symington. "Sì è un programma molto intenso nota con soddisfazione Stefano Milioni il "direttore artistico" di MiWine che ci è costato fatica ma riteniamo che sia un ottimo modo per ridare protagonismo al grande vino italiano".

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