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La Repubblica / Affari & Finanza

Roma scende in pista con il WineShow: "Sarà il mercato a dire chi deve continuare" ... Mister Motorshow ha già rotto il monopolio del Vinitaly con il Salone di Torino, ora punta sulla nuova Fiera in costruzione nella Capitale Parla Alfredo Cazzola. Roma scende in pista con il WineShow: "Sarà il mercato a dire chi deve continuare" ... Alfredo Cazzola, presidente ed amministratore delegato della Promotor International di Bologna, noto a tutti come mister MotorShow, è il più importante imprenditore fieristico privato italiano, tra i primi in Europa. E’ l’uomo che ha cambiato il modo di fare i saloni dell’auto e avrà la gestione del nuovo quartiere fieristico di Roma. Nel Duemila ha prodotto il Salone del Vino di Torino rompendo il monopolio di Vinitaly. E ora sbarca a Roma il 27 e il 28 novembre col Wine Show.
Cazzola il vino sopporto così tante fiere?
«Nel caso specifico del vino è accaduto che in un clima euforico del mercato della produzione nazionale grazie all’enorme crescita qualitativa del prodotto si è avuto un corrispondente richiamo verso gli eventi fieristici. Adesso le condizioni sono un po’ mutate, ma credo che ci sia comunque bisogno di sostenere il marketing. Anche le fiere hanno un loro mercato, sarà il mercato a dire se gli eventi sono troppi e quali devono continuare».
Sta di fatto che prima che lei organizzasse il Salone del Vino a Torino c’era il monopolio del Vinitaly.
«Il Vinitaly ha svolto e svolge una funzione importante. Ma quando si fa una fiera con quattromila espositori tutta incentrata sul prodotto si lasciano spazi aperti. Noi abbiamo ritenuto di poter organizzare un salone che accentuasse la visibilità delle aziende vitivinicole, dei loro problemi e delle loro dinamiche. Assicurando una fiera esclusivamente professionale con servizi di primo livello. I fatti ci hanno dato ragione. Il Salone del Vino di Torino è cresciuto, ed è un’ottima occasione d’incontro, con pari dignità, per tutte le aziende con il mercato. Ed è anche l’espressione di un territorio di grande rilevanza per il vino».
Ma ora c’è MiWine
«Aver rimesso in gioco la concorrenza secondo me ha fatto bene anche al Vinitaly. Per essere molto tranchant credo che resisterà chi ha buone idee e fa un vero servizio alle aziende. La Promotor International ha buone idee e uno staff di prim’ordine che si occupa del Salone del Vino. Però siamo un fatto nuovo, lo è anche MiWine, e dunque le piccole imprese aspettano un po’ prima di lasciare il certo, Vinitaly, per l’incerto. Ma se trovano servizi, vantaggi, contatti commerciali e grande visibilità di comunicazione poi sanno scegliere. Noi alle aziende abbiamo assicurato e assicureremo tutto questo».
Lei sbarca a Roma con WineShow. Vuol fare il MotrShow delle bottiglie nel derby con Milano?
«Roma è una location insuperabile per il vino: ha fascino, ha notorietà mondiale, ha spazi di assoluto prestigio. Se si vuole dare valore e visibilità mondiale al vino bisogna venire qui. Il MotorShow ha cambiato i saloni dell’auto, mi auguro che il WineShow abbia in prospettiva la stessa forza. Le idee ci sono, i partner giusti anche e l’attenzione dei produttori è massima perché c’è bisogno di un contatto diretto tra le cantine, gli enoappassionati e il pubblico che vuole conoscere il prodotto. Le fiere servono a questo: questa è la nostra mission. Come privati siamo entrati nel settore offrendo ai produttori tariffe che sono la metà degli altri garantendo però risultati commerciali di assoluto livello e massima visibilità».
Ci sarà con la nuova fiera un grande salone del vino a Roma?
«Il WineShow per ora è un grande evento nella principale piazza commerciale del vino in Italia, a cominciare dalla Città del Gusto del Gambero Rosso. La nuova fiera di Roma sarà uno dei quartieri espositivi più importanti d’Europa. Sarà inaugurato nella primavera del 2006 e Roma ha una capacità di attrazione straordinaria. E’ una calamita di consensi e in più sarà ottimamente collegata con Fiumicino e con il centro. Già oggi c’è chi ci chiede programmi e spazi».

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