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La Repubblica Affari & Finanza

Spumanti, grande sorpasso in Usa e Giappone ... Solo il 2% delle bollicine che si stappano in Italia a fine anno sono
francesi, registra la Coldiretti. E questo spiega l’offensiva lanciata dai produttori di champagne per far salire le vendite nel nostro Paese. Ma i produttori italiani non stanno a guardare. E hanno iniziato da tempo la scalata dei mercati esteri.
Negli Usa c’è stato il sorpasso: gli champagne perdono il 3 7,2% in valore e il 18,5% in bottiglie vendute, dicono i dati Iwt Italian Wine & Food Institute sui primi mesi del 2008, mentre i nostri spumanti continuano a crescere, oltre il 10% in valore. Sorpasso su bollicine blasonate anche in Svizzera e Giappone. A livello mondiale, Cina, India, Russia trascinano gli ordini di inizio 2008. E per il 2010 l’obiettivo è di raggiungere 350 milioni di bottiglie. Ma già nel 2007 le bollicine italiane hanno segnato il secondo armo record, con 300 milioni di bottiglie spedite in 67 paesi, per un giro d’affari di 2,3 miliardi di euro. Un anno che ha segnato un altro record, il traguardo di l40 milioni di bottiglie riservato ad una sola tipologia, il Prosecco Spumante fra Doc e non-Doc. L’alternativa più economica allo champagne diventa sempre più popolare, scrive 1’Economist. E il Prosecco è diventato il quarto marchio al mondo dopo Sekt per la Germania, Champagne per la Francia, Cava per la Spagna. Ma anche l’Asti Docg nel 2OO7ha ripreso a correre, soprattutto sul mercato interno con 19 milioni di bottiglie, oltre ai 60 milioni destinati all’estero.
In totale il mercato mondiale di bollicine italiane ottenute con il metodo charmat - il sistema di rifermentazione nei grandi contenitori, invece che in bottiglia come succede con il Metodo classico - sfiora le 277 milioni di bottiglie, cui sommare i 22,5 milioni di Metodo classico, per il 95% destinato al solo mercato interno. Un mercato composito: al primo posto il vino Franciacorta, seguito dal Trento, e diverse Docg e Doc sparse per l’Italia da nord alle isole (Oltrepo’ Pavese, Altalanga, Friuli e Altoadige in testa), infine ci sono i Vsq, ovvero spumanti di qualità, che coprono il 20% del mercato totale.

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