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La Repubblica / Affari&finanza

The winemaker, la tv realista entra in vigna ... L'ultima novità lanciata negli usa. E tra i protagonisti i produttori di reality di grande successo... Alle audizioni si sono presentati in 500. Tra loro giovani gestori di hedge fund, un cacciatore di teste, un ingegnere occupato in una azienda di assicurazione, un esperto di vendite e trading bancario. Tutti giuravano di avere un sogno in comune: produrre vino. Se fosse vero o no, non importa. Quello che conta era riuscire a passare le selezioni per diventare uno dei protagonisti del nuovo reality show The winemakers, coloro che fanno un vino, la serie televisiva che andrà in onda su tutto il territorio nazionale in primavera del prossimo anno e poi anche in Gran Bretagna. Una coproduzione della Scetv, del gruppo PBS, con la Doc City Productions.
E’ la prima volta che il vino diventa il protagonista di un reality show. A quanto pare, è uno dei contenuti emergenti dei format tv. Contemporaneamente a The Winemakers, infatti, prende il via un altro reality show dedicato al vino: Corckscrewed: The Wrath of Grapes, letteralmente: "Stappato: la corona dei grappoli ", un titolo che gioca però su diversi significati che queste parole possono assumere associate, come frutto dell’ira etc. Dopo il successo del film Sideways, il vino sta conoscenso un boom multimediale. “E’ una delle evoluzione del product placement che interagisce con una forma se vogliamo più estrema e moderna di varietà televisivo”, commenta il massmediologo Klaus Davi, Spiega Davi:”I reality show, come le fiction, sono quelli in cui il product placement prolifera. Negli ultimi 10 anni c’è stato un grande boom del vino, in particolar modo negli Usa, è diventata una bevanda trendy, facilmente spettacolarizzable, basta pensare alla moda dei bagni nel vino lanciata a Bordeaux. E anche culturale, è un prodotto legato al territorio, con una storia specifica. Tanti elementi combinati che lo rendono particolarmente attraente in questo momento.
Inoltre, se si considera che i reality show hanno come target prevalente i giovani tra i 15 e i 35 anni, si intuisce che evidentemente i produttori o chi ha ideato questi programmi mirano a un pubblico più giovane”. Tutto lascia prevedere che questi reality show avranno sicuramente un grande successo. E a rafforzare l’idea il fatto che tra i protagonisti di The corscrewed, sono Nigel Lythgoe e Ken Warwick, i produttori dei reality show di maggior successo in Usa, come American Idol. Il loro serial realizzato dalla Fox Reality in collaborazione con Sky One e Talent Television, una sussidiaria del gruppo Talent. Una coproduzione angloamericana, la prima con gli Usa per Talent Television, che manderà in onda il programma sia in Usa che in Gran Bretagna. Amici di giochi nell’infanzia, nelle vie di Liverpool, insieme fino all’apice della carriera: Ken Warwick e Nigel Lytghoe, sono una delle storie di successo più famose degli Usa.
“Ogni cosa che toccano diventa oro in Tv”, si dice di loro. Nigel, executive producer di So you think you can dance per la Fox, e Ken, executive producer per la rivale Nbc di America’s Got Talent, finiscono sullo schermo. A raccontare le loro reali peripezie nella tenuta comprata a Paso Robles, in California, un territorio che sta vivendo un nuovo boom con i suoi cabernet, syrah e merlot, tanto che i viticoltori sono raddoppiati negli ultimi cinque anni. Qui i due produttori hanno acquistato 168 ettari. All’inizio avevano costituito una cordata di investitori che poi, a uno a uno, si sono defilati, lasciandoli soli a realizzare quello che era stato il loro sogno. “Quando ci siamo presentati con i nostri vestiti griffati abbiamo faticato a convincere il proprietario, in jeans, che eravamo seriamente intenzionati a lavorare in vigna” hanno raccontato a Reality Tv Magazine. La prima difficoltà, seguita dall’invasione dei cinghiali, dal vino attaccato da qualche strana malattia e reso invivibile.
Il reality racconterà come i due amici per la pelle cercano di trasformare il vigneto degli incubi in un’azienda di successo. The Winemaker, è a sua volta ambientato a Paso Robles. I dodici protagonisti saranno ripresi durante la vendemmia, alle prese con i macchinari, il marketing e persino il design delle etichette. “Posso immaginare che riuscirei a seguirlo una o due settimane, ma non certo di arrivare fino all’ottava prevista”, ha dichiarato Mark Wessel, manager della MacArthur Beverages di Washington, tra i più prestigiosi trader di vini, a Decanter, bibbia dell’enologia. Per gli addetti ai lavori non si tratta di una scoperta. Lo è per chi il vino lo beve ma non sa nulla di come si fa.
(arretrato de La Repubblica - Affari e Finanza del 30 ottobre 2006) 

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