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La Repubblica / Affari&finanza

Il mercato si sposta a Oriente ... Il Vinitaly di Verona, dal 2 al 6 aprile, diventata la vetrina dei nuovi trend, che nel Nuovo Mondo vedono un elevato potenziale di crescita... Le vendite in Europa sono in flessione. In Usa manteniamo il primato e il crollo dei prezzi dei mitici crus francesi consolida il sorpasso delle etichette italiane su quelle francesi negli States. Ma la crisi è dura e la stretta ai consumi non è l’unica sfida che i produttori di vino italiano si trovano a combattere per non perdere terreno. Cambiano infatti anche gli stili di vita e se da una parte crescono le tendenze salutistiche dall’altra si assiste anche al boom dei superalcolici tra le nuove generazioni, destinate a orientare i trend del futuro. Il Vinitaly di Verona, che si tiene dal 2 al 6 aprile, sarà la vetrina di questo mercato in profondo cambiamento, snodo di scambio delle nuove strategie frutto della ricerca di una sempre maggiore qualità ma anche di innovazione, sia di prodotto che di marketing. Strategie oggi fortemente orientate verso i mercati emergenti, dalla Russia all’Asia. Lo tsunami finanziario non ha risparmiato questi paesi ma le previsioni dicono che comunque si tratta di aree dove la crescita nei prossimi anni sarà più sostenuta. In particolare, per il vino la Cina è la nuova frontiera. Nella sola Pechino, dicono i dati diffusi al Vinitaly China, lo scorso novembre, i consumi di vino sono cresciuti nel 2007 del 50% e in tutto il paese si assiste a un incremento del 13% annuo. Appena qualche settimana fa è stata siglata un’intesa, alla presenza del ministro alle Politiche agricole Luca Zaia, tra Associazione parlamentare Italia-HongKong e Sviluppo Cina per creare nell’ex governatorato britannico un varco d’accesso privilegiato a tutto il mercato cinese. Non solo per le vendite. La Cina, dicono le stime diventerà il primo produttore mondiale di vino. E la corsa alle alleanze con i produttori locali s’è messa in moto. Il baricentro degli affari si sposta a Oriente, e un segnale chiaro arriva da Bordeaux, dove la crisi ha colpito duro: Vinexpo, che quest’anno farà registrare l’assenza di gruppi prestigiosi, terrà il suo meeting internazionale a Hong Kong anziché negli Usa.

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