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La Repubblica / Affari&finanza

Polizze, finanziamenti, future vino e finanza vanno a nozze ... Polizze per tutelarsi dai crolli della produzione, futures e warrant per calmierare le oscillazioni dei prezzi nel tempo, finanziamenti per il reimpianto dei vitigni. Il mercato del vino è sempre più legato al mondo della finanza, mentre nelle campagne squilla il campanello d’allarme: la vendemmia 2009 si sta rivelando di grande qualità, con cisterne che segnano circa 46 milioni di ettolitri di vino, sugli stessi livelli del 2008. Tuttavia Assoenologi rileva che i prezzi delle uve sono crollati fino al 20% rispetto allo scorso anno, quando già erano in calo rispetto alle precedenti vendemmie. Un crollo dovuto in buona parte alla recessione, ma sul quale incide anche la crescente concorrenza internazionale.
La principale protezione contro le oscillazioni di prezzo è costituita dalle polizze agricole. L’Ismea ha calcolato che quelle pluririschio per colture vegetali sono cresciute, in termine di valore assicurato, dal 4,7% nel 2002 al 40% nel 2008. Le tipologie di prodotto assicurate, che nel 2002 ammontavano a 58, nella campagna 2008 sono arrivate a quota 152. La stessa Ismea calcola che il mercato delle polizze agricole ha raggiunto ormai 43 combinazioni tra grandine, gelo e brina, vento, alluvioni, siccità ed eccesso di pioggia. Inoltre, dal 2000 esiste un fondo di riassicurazione che consente di ridurre l’esposizione della singola impresa assicuratrice.
Non sono molte le compagnie a offrire questi prodotti: Fata assicurazioni (gruppo Generali) propone, tra le altre, la “Polizza grandine”. Nel pacchetto è compreso, naturalmente, il rischio grandine e, in misura ridotta, gelo, brina e avversità atmosferiche. Mentre “Agrisicura” è la polizza per le aziende agrituristiche, che prevede garanzie verso terzi e in caso di incendio, furti e infortuni.
Con “Agrirama”, Groupama offre un prodotto globale che permette di assicurare i beni aziendali e salvaguardare il proprio patrimonio in caso di obbligo a risarcire danni a terzi. Al di là delle garanzie di base, tra cui incendi, eventi atmosferici e acqua, è possibile aggiungere fenomeni elettrici, inondazioni e allagamenti.
Polizze multirischio e pluririschio sono proposte anche da Assicurazioni Rischi Agricoli Vmg e Munchener Ruck.
L’interesse del mercato finanziario per il vino non è limitato al comparto assicurativo. Alla Borsa di Parigi sono scambiati i Winefex, contratti futures sulla produzione di Bordeaux: l’azienda che produce vende una serie di bottiglie, con l’impegno a consegnarle in un momento successivo, mentre l’acquirente paga subito. In Canada ci sono Borse del vino nelle principali province, gestite da consorzi pubblici o privati: il più celebre è il Liquor Control Board of Ontario. Qualcosa è stato fatto anche in Italia: il Banco di Sicilia ha proposto i certificati “en primeur” per consentire l’acquisto di bottiglie diversi mesi o anni prima della commercializzazione.
Per quanto riguarda i finanziamenti, vanno segnalati i prestiti agevolati previsti da diversi gruppi bancari.
Come il Monte dei Paschi di Siena, che prevede specifici finanziamenti a tasso variabile e a mediolungo termine per sostenere il fabbisogno finanziario derivante dall’attività di impianto e reimpianto vigneti e di altre colture arboree di qualità: scadenze e periodi di preammortamento sono personalizzati. Il prestito ha una durata massima di 10 anni e prevede un rimborso tramite rate semestrali posticipate (di soli interessi nella fase di preammortamento). Simile l’approccio di “Agrisella”, finanziamento di Banca Sella per le spese di impianto e reimpianto dei vigneti. L’importo può arrivare fino al 100% della spesa documentata (Iva esclusa), da rimborsare fino a 84 mesi per i finanziamenti chirografari e fino a 240 mesi per i mutui fondiari agrari con preammortamento di due anni. La Banca Popolare di Vicenza propone un finanziamento chirografario a 60 mesi per consentire la ristrutturazione dei vigneti, in modo da rendere l’operazione meno gravosa per l’economia aziendale.
Restando in Veneto, il “Mutuo viticoltura” della Banca Popolare di Verona finanzia la realizzazione di impianti arborei e l’impianto di nuove colture, con mutui fino a 15 anni e possibilità di preammortamento fino a 36 mesi.
Uno studio realizzato dall’area Ricerca della stessa Mps fa luce sul cambiamento in atto nei rapporti tra banche e imprese agricole, con il passaggio da un semplice sistema di finanziamenti a un ruolo di consulenza, con prodotti finalizzati a favorire l’accorpamento dei terreni agricoli e delle aziende e servizi dedicati ai giovani imprenditori.

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