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La Repubblica / Affari&finanza

L’alimentare va alla grande. Solo il vino frena ... Dal cioccolato ai panettoni, dal caffè ai gelati alla pasta fresca i prodotti piemontesi hanno da tempo conquistato gli Stati Uniti: ai brand storici (Caffarel, Lavazza e Ferrero) si sono affiancati new entry (Grom, De Filippis, Maina). Ma i grandi rossi come Barolo e Barbaresco scontano la crisi e la concorrenza... Non c’è solo Eataly che vuole conquistare l’America. C’è anzi molto Piemonte che è già sbarcato oltre oceano con successo o sta per farlo. Brand storici come Ferrero, Caffarel o Lavazza, nomi nuovi come Grom e Defilippis o i panettoni Maina. Poi c’è il vino che ormai da decenni è una delle scommesse vinte negli States anche se la crisi ha provocato molte difficoltà, negli ultimi due anni, al mercato dei Barolo e dei Barbaresco.... ...Discorso diverso per il vino piemontese: dopo anni di vacche grasse in cui il mercato americano era uno dei leader, il 2009 ha fatto segnare il passo: il fatturato dell’export che aveva sfiorato i 400 milioni nel 2008 è sceso a circa 330 l’anno scorso. “Io sono sbarcato negli Stati Uniti nel 1964 ricorda Bruno Ceretto, anima commerciale della cantina dei due famosi fratelli albesi - allora di vino italiano in giro per l’America ce ne era poco. Il mercato è progressivamente cresciuto ed è diventato molto importante per i vini piemontesi. Adesso per il momento non è bello: la crisi ha reso difficile vendere oltre Oceano i vini di fascia alta, i Barolo e i Barbaresco, quelli che escono a più di 20 euro dalla cantina. C’è ripresa per gli altri, Moscato, Dolcetto, Arneis, ma non basta a compensare”. I motivi delle difficoltà piemontesi sono molti: in primo luogo la concorrenza sempre più forte di paesi emergenti come Australia, Cile e Nuova Zelanda, capaci di produrre vino di qualità decente a prezzi molto bassi (sotto l’euro al litro) e in grandi quantità. In più è in quei paesi che si sono concentrati gli investimenti delle grandi aziende statunitensi del settore. Per reagire è necessario trovare nuove strade, ad esempio accoppiando al vino altri prodotti piemontesi che hanno un forte appeal in Usa. È la strada che seguirà Farinetti con Eataly per la sua Fontanafredda, quella che vuole seguire Paolo Damilano dell’omonima azienda vinicola (che negli Usa fa il 60% del suo fatturato), ma proprietario anche dell’acqua minerale Sparea e dello storico pastificio torinese Defilippis: trasformato qui in un luogo in cui oltre a comprare pasta fresca e altri prodotti di gastronomia si può anche mangiare un piatto come in un bistrot...

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