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La Repubblica / Affari&finanza

Eataly a NewYork. “Una maxi-vetrina dei nostri prodotti” ... Il patron Oscar Farinetti: Inaugurazione ad agosto... Farinetti, allora quando apre Eataly a New York?

“Il primo agosto, giorno più giorno meno. Ad inaugurarlo ci saranno il sindaco di New York Bloomberg, quello di Torino Chiamparino. Conto di avere anche il presidente del Piemonte Cota, perché quella sarà, prima di tutto, una grande vetrina dei prodotti piemontesi”.

Dove sarà?

“All’incrocio tra la Quinta Strada e Broadway, sarà uno spazio molto grande, settemila metri quadrati. Il più grande mercato di cibo italiano nel mondo e il più grande mercato del cibo di New York”.

Quanto avete investito?

“Circa 25 milioni di dollari: il 52 per cento sarà di Eataly, gli altri soci sono Jo e Lidia Bastianich e Mario Batali, ristoratori famosissimi a New York, e i fratelli Saper, due giovani americani, ex di Jp Morgan e Morgan Stanley, appassionati del cibo italiano. A Eataly New York lavoreranno oltre 300 persone e contiamo di fare un fatturato superiore ai 60 milioni di dollari l’anno”.

Come sarà?

“Immaginatevi Eataly di Torino trasferita a New York. Sarà molto simile, ci saranno anche undicì ristoranti tematici, un’aula didattica dove insegneremo come si fa la vera cucina italiana. E una grande enoteca dove venderemo solo vini italiani, anzi soprattutto vini piemontesi. Ad esempio non ci sarà champagne ma solo bollicine nostrane, dolci e secche”.

E sugli scaffali cosa si troverà?

“Per il fresco utilizzeremo prodotti americani di qualità; carne del Montana (ma di razza piemontese, da sei anni stiamo lavorando a quello), pesce dell’Atlantico, frutta e verdura organica di un produttore legato a Slow Food. Per il secco, pasta, olio così via invece arriverà tutto dall’Italia. E dal Piemonte in particolare: ci sarà il cioccolato di Gobino e di Venchi, apriremo anche un caffè Lavazza Tierra”.

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