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La Repubblica Affari&finanza

Frescobaldi, una marcia turca per l’ingresso nei ristoranti di lusso ... Ha aperto a Mayfair, il Quartiere più chic di Londra, in joint venture Con il fondo Levent Buyukugur. Ma questa Promette di essere solo la Prima mossa. E la prova Che la famiglia per Trovare risorse non ha Bisogno della borsa... Apriamo agli inizi di novembre a Londra, il primo ristorante della jointventure con Good Food Society, una hospitality venture promossa dal fondo turco Levent Buyukugur, il fondatore di Instabul Doors, un gruppo internazionale di ristoranti con oltre 40 sedi in Turchia, Regno Unito, Russia e Azerbaijan”: Giovanni Geddes da Filicaja, amministratore delegato del Gruppo Frescobaldi racconta dei piani di espansione che ancora una volta, vedono la storica famiglia fiorentina di produttori di vino percorrere una strada innovativa in un settore normalmente tradizionalista. L’apertura di un ristorante fino a una decina di anni fa suonava come una storiella alla Little Italy. Oggi, in pieno boom delle star dei fornelli un ristorante di lusso e di cucina toscana e italiana contribuisce a creare valore negli immobili di pregio. Il Ristorante Frescobaldi apparecchia il suo business a Mayfair, il quartiere più chic di Londra, al 15 di New Burlington Place, dietro Regent Street. Nel cuore del quadrante dove è in corso un piano di sviluppo che vede in prima fila Crowne Estate, il fondo sovrano inglese, e altri fondi istituzionali, come il Fondo pénsioni norvegese, il più grande al mondo. Le vie del lusso sono quelle che rispetto agli uffici e agli immobili per la logistica, sono cresciute di più. In particolare le high street retail di Londra sono quelle che hanno registrato la crescita annuale degli affitti più alta, il 19%, secondo l’ultimo report di Cushman&Wakefield. Normalmente le quotazioni delle high street sono elevatissime al piano terra, dove ci sono i negozi. Ma i fondi stanno attuando un piano di espansione per far crescere il valore dal piano terra alla terrazza. Diffondendo negozi, ristoranti ehoteltraSavile Row, la via dei sarti, e Cork Street, lavia delle gallerie e delle case d’asta. Un matrimonio all’insegna del Made in Italy nel pieno fermento del real estate della City. Il brand Frescobaldi sperimenta nuove strade per crescere, alternative alla Borsa. “Siamo presenti nella piattaforma Elite di Borsa, abbiamo tutti i fondamentali a posto, ma non vogliamo quotarci”, racconta Geddes de Filicaja. Londra è una scelta strategica. Una piazza finanziaria, ma anche la piazza che fa il bello e cattivo tempo nel mondo del vino e più in generale del gusto. Per il gruppo Frescobaldi, poi, ha una doppia valenza. E’ l’unica famiglia nobile italiana invitata alla Corte della Regina Elisabetta e ai banchetti ufficiali, dove vengono serviti l’olio Laudemio e le etichette di bianchi e rossi della maison fiorentina. Castelgiocondo e Luce della Vite a Montalcino; Ornellaia a Castagneto Carducci; Atterns nel Collio: le acquisizioni hanno via via arricchito il portafoglio delle tenute, unendosi agli storici Castello di Nipozzano, Pomino, Castello dei Castiglioni. Da trenta generazioni produttori divini Marchesi de’ Frescobaldi ha avviato una divisione ristorazione, con un ristorante a Firenze e un altro vicino alla Tenuta di Nippozano, con vini e prodotti tipici delle proprie tenute odi altre selezionate nel territorio. Ha gestito per anni anche due wine bar dell’aeroporto di Fiumicino, ora la concessione è scaduta. Il gruppo ha realizzato nel 2013 un fatturato di 83,5 milioni di euro, in linea con quello del 2012 ma con un incremento del +4,3% del solo comparto vino. “Da sottolineare l’ottima performance dell’Italia che, da sola, cresce del +6,1%, il che non accadeva dal 2010 a dimostrazione che, nonostante la recessione, ci sia grande attenzione per i vini di qualità”, racconta Geddes da Fiicaja. A livello reddituale, il Gruppo Frescobaldi si aspetta ottimi risultati con un Ebitda atteso vicino al 30% del fatturato. L’export supera il 68% delle vendite, trainato da Usa e Svizzera i paesi tradizionalmente consumatori divini italiani. Negli Usa, secondo gli ultimi dati di Iwfi, Italian Wine & Food Institute, il vino italiano mantiene il primato, soprattutto quello di fascia alta, considerato ché a una flessione in quantità fa’ riscontro un incremento di etichette in valore del 5,5%. Oltreoceano il marchio Frescobaldi è particolarmente noto. Tanto da aver stretto in passato un’alleanza con Robert Mondavi, gigante americano della produzione divino. Partnership durata dieci anni, caratterizzata anche da un intreccio di quote azionarie tra i due gruppi. Oggi Frescobaldi è tornata al 100% della famiglia. L’intero pacchetto di controllo fa capo alla holding Compagnia de’ Frescobaldi Spa, che detiene il 100% della società operativa Marchesi de’ Frescobaldi srl, che gestisce le otto società che controllano tra l’altro la distribuzione.

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