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La Repubblica Firenze

No al Logo per sedurre i cinesi ... No all’utilizzo del logo del Gal-lo Nero, sulle bottiglie di Chianti Classico, per sedurre i consumatori cinesi. Così ha deciso il Consorzio del Chianti Classico. Da venerdì 27 in Cina si apre l’anno del Gallo di fuoco. Un’occasione straordinaria di promozione dei vini del Consorzio del Chianti Classico che nel logo del bollino riportano il Gallo Nero. È quanto hanno pensato alcuni produttori toscani che hanno chiesto al Consorzio di tutela di poter riprodurre anche in etichetta il Gallo consortile per spingere le vendite nel mercato cinese. Ma il consiglio ha vietato un libero utilizzo del Gallo Nero per non svilire un marchio che ha appena celebrato i suoi primi trecento anni di storia. Lo ha reso noto il presidente del consorzio del Chianti Classico Sergio Zingarelli, a Roma per una presentazione delle iniziative dell’azienda vinicola di famiglia. Quello cinese è un mercato dominato dai vini cinesi e nel quale il Chianti Classico ha incontrato sempre difficoltà a sfondare nonostante gli sforzi di promozione profusi. Maggiori soddisfazioni, soprattutto negli ultimi anni, sono arrivato ai produttori del Consorzio del Gallo Nero dai mercati del Nord America, Stati Uniti e Canada. Dopo l’impressionante corsa degli ultimi anni, nel 2016 il Consorzio del Chianti Classico ha rallentato la crescita delle vendite all’estero.

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