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La Repubblica / Salute

Meno droghe ma tanto alcol ... In tempo di crisi, non tutti i tagli vengono per nuocere. Anzi. Sulle droghe sembra proprio che la crisi economica abbia avuto un effetto benefico. Stando alla Relazione al Parlamento, tra il 2008 e l’anno scorso i consumatori di stupefacenti sarebbero diminuiti di un quarto, passando da 3.934.450 a 2.924.500. Una buona notizia. Che però il governo ha voluto utilizzare prendendosene il merito, perché il crollo sarebbe dovuto soprattutto ad una campagna preventiva e repressiva contro le droghe. Sarà pure. Intanto il Cnr contesta le cifre fornite, sostenendo che il calo è nettamente più basso. E poi se scende il consumo di eroina e cocaina (troppo costose), è quasi stabile (per il Cnr) o aumenta (secondo il governo), quello di alcol. Che per certi aspetti è perfino più devastante: i morti per cirrosi epatica sono molti di più rispetto alle vittime per tossicodipendenza; larga parte degli incidenti stradali è dovuta alla guida “in stato di ebbrezza”. L’alcol d’altronde ha un basso costo, non è proibito, e lo Stato ci guadagna. Quando il sottosegretario Giovanardi si impegnerà anche su questo fronte potrà vantarsi dei risultati della lotta contro le dipendenze. Prima no.

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