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La Repubblica / Salute

Come una storia di eccessi modifica il dna. “Più a rischio i bambini figli di alcolisti” ... Lo studio... II nostro destino di alcolisti spesso è già scritto nel dna. Lo afferma uno studio dell’università di Göteborg in procinto di pubblicazione (Alcoholism: clinical & experimental research), condotto fra i discendenti di due gruppi di famiglie: uno con storie di abuso alcolico consolidato (FHP) e uno dove invece c’è un indice negativo di tale consumo (FHN). Valutando sperimentalmente gli effetti della somministrazione di alcuni drink alcolici e di altrettante bevande placebo ad alcune decine di persone, uomini e donne, di entrambi i gruppi, i ricercatori hanno riscontrato una maggiore disponibilità all’ebbrezza e all’eccesso da parte dei membri delle famiglie del primo tipo. Di qui una conferma che l’abuso di alcol modifica l’eredità genetica, per cui i bambini nati da famiglie con storie di alcolismo (FHP) sono molto più a rischio di sviluppare una dipendenza nel corso della loro vita. Ma persino un bicchiere di vino, in certi casi, può diventare un pericolo. La soglia fatale dipende dalla capacità individuale di metabolizzarlo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono attribuibili all’alcol il 38,1% dei decessi per incidenti stradali nei maschi e il 18,4% nelle femmine; il 60% e il 51,5% di decessi per cirrosi epatica; il 36,6% e il 1,8% di quelli per tumori orofaringei; il 36,5% e il 26,1% di morti per tumore al fegato; il 49,5% e il 43,3% per crisi epilettiche; il 57,7% e il 49% di decessi per varici esofagee. E infine, questa volta solo per le donne, spesso c’è una relazione diretta alcol-tumore al seno.

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