02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

La Repubblica

L'invasione dei vini dal sapore d'oceano ... così dilaga la moda dell'etichetta straniera
E' guerra dei calici. Gli enologi polemizzano sull'import di bassa qualità: "Fuori dall'Europa le buone bottiglie si contano sulle dita di una mano" ... L'esperto Luigi Frigerio, quotato ricercatore alimentare ed esperto di vini spiega: "dentro quelle miscele trovi tanto legno e pochissimo altro" ... l'Italia denuncia i suoi punti deboli: mode, poca competenza e prezzi troppo alti delle etichette italiane aprono malamente le porte ai vini del nuovo mondo: californiani, ma anche argentini, cileni, neozelandesi, sudafericani ... tra tifosi delle nuove frontiere enologiche e irriducibili sostenitori del vecchio continente, la moda del vino d'oltreoceano sta facendo stragi di cuori e di palati: non c'è ristorante a target giovanilista che non annoveri nella sua carta dei vini etichette californiane, australiane e cilene. Purtroppo - era già successo a suo tempo per le birre latinoamericane - anche in questo caso le cosiddette lineebase vengono spacciate come il meglio della produzione, e il "sapore di bara", giustamente dileggiato dai puristi, contrabbandato come caratteristico e obbligatoriamente piacevole. E invece, lunga e sontuosa è la scia di supervini del nuovo mondo: dal Philip Togni all'Opus One, dal cileno Almaviva ai due vinimito australiani Grange e Yattarna Penfolds, dal neozelandese Cloudy Bay al sudafricano Kleine Costantia. Il vero guaio è che la comune strategia di conquista dei mercati europei è partita dal basso mentre le produzioni di alta gamma sono arrivate in Italia a piccolissime dosi. Il decollo della spesa degli appassionati ha indotto i grandi produttori del nuovo mondo a modificare rapidamente le coordinate: certo, i costi continueranno a essere alti, ma finalmente sarà più facile uscire dall'enodiarchia Italia-Francia senza dover per forza bere un estratto di botte. Americana o francese, ovviamente.


Le cifre: nel 2000, in Italia, import di 683 miliardi ed export di 4.711 miliardi; il giro d'affari del vino italiano è di 16.000 miliardi; l'aumento delle produzione di vino, negli ultimi 5 anni, in Australia e Nuova Zelanda è del 50,9%, nel Nord America e Sudafrica del 40%; la produzione è diminuita invece in Argentina del -12,5% ed in Italia -1,5%; il consumo nel mondo adesso è di 189 milioni di ettolitri all'anno e, nel 2005, sarà di 198 milioni di ettolitri

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Pubblicato su