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La Repubblica

La tendenza - Il rosso e il rosa le donne italiane scoprono il vino: la ricerca Eurisko per il Consorzio Chianti. Il 40% delle bottiglie di qualità è consumato da un pubblico femminile ... L´altra metà del cielo ha scoperto il vino. A dirlo è una ricerca Eurisko commissionata dal Consorzio del Marchio Storico Chianti Classico Gallo Nero e presentata ieri a Firenze nell´ambito del convegno «Tra Culto e Mercato». Il dato generale recita che a bere vino è il 60% degli italiani: di questi circa un quarto - quasi sette milioni di consumatori - compra vino rosso di qualità: ovvero, spende almeno 6 euro per bottiglia. Su dieci appassionati di «fascia alta», ben quattro sono donne.
Certo, negli ultimi anni i segnali sono stati importanti, dal boom di iscrizioni femminili ai corsi di sommelier all´aumento vertiginoso delle produttrici (compresa Emanuela Stucchi Prinetti, presidente del Consorzio), ma il vino ha continuato a resistere, nell´immaginario collettivo, come oggetto del desiderio tipicamente maschile. Lo squilibrio, invece, si è ridotto ormai al limite della quasi parità. In compenso, proprio come i consumatori maschi, le donne che amano i vini di qualità abitano soprattutto nelle regioni nordoccidentali, hanno più di 24 anni, sono di istruzione medio-superiore o universitaria.
La ricerca racconta che si beve vino di qualità 2-3 volte la settimana, in alternanza a bottiglie dal costo inferiore ai cinque euro. E che i forti consumatori rappresentano meno di un terzo del totale, più o meno la stessa percentuale dei cosiddetti «assaggiatori» da mezzo bicchiere al pasto, mentre il restante 40% ne beve in media un bicchiere. Il vino di qualità registra peraltro una tendenza netta all´incremento dei consumi, al contrario di quanto succede per i vini «base». Insomma, siamo un Paese di bevitori più innamorati della qualità che degli eccessi.
Ma dove compriamo i vini di qualità? Nella quasi metà dei casi, direttamente dal produttore, a testimonianza che il turismo enogastronomico è entrato a pieno titolo tra gli stili di vita. L´altra grande terra di conoscenza enologica è naturalmente l´enoteca, dove il rapporto di fiducia è reso più stretto dalla ripetizione delle visite e dalla possibilità di degustare direttamente nel locale, etichette diverse. Risalta anche la figura dell´amico «esperto». Il tutto, senza dimenticare il fascino sempre maggiore costituito dall´editoria di settore.

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