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La Repubblica

Ogni brindisi è un desiderio… Degustazioni e mille sorsi d´autore con "Calici di stelle": mercoledì 10 agosto in 150 comuni i bianchi, i rossi freddi e i nuovi rosati italiani saranno pronti a sprigionare i loro profumi sotto il cielo notturno E, ad accompagnare le bottiglie culto delle cantine migliori, ecco i piatti irrinunciabili di questo caldissimo agosto. Naso in aria e bicchiere in mano. Potete immaginare una notte così? Anche se gli astronomi ogni anno anticipano la data ideale per osservare le stelle cadenti, la tradizione ci lega indissolubilmente al 10 agosto, ricorrenza nata a memoria del martirio di San Lorenzo nel terzo secolo. Le sue lacrime trasformate in stelle sono, secondo la scienza, la visualizzazione del passaggio nell´orbita terrestre dei Perseidi, asteroidi della costellazione Perseo. Negli anni, dalla poesia del Pascoli al film dei Taviani, il sapere non ha certo sottratto fascino al giorno consacrato al santo: così, ci piace credere, che per ogni scia di luce in picchiata nel cielo abbiamo diritto ad esprimere un desiderio.
I vignaioli di 150 comuni italiani hanno scoperto di poter ispirare al meglio i nostri pensieri più reconditi. L´evento, "Calici di stelle", consentirà a oltre mezzo milione di turisti - quanti se ne sono contati nella scorsa edizione - di unire il dilettevole al dilettevole: sorseggiare un buon vino, anche più di uno, scrutando il cielo notturno a caccia di stelle cadenti, optando per uno degli eventi programmati nelle campagne, dove l´inquinamento luminoso è minore, verificando luoghi e appuntamenti sul sito della Città del Vino (www. cittadelvino. it). Oppure scegliendo in base ai vini preferiti. Quasi mai gli stessi che amiamo sorseggiare nel resto dell´anno. Perché l´estate è un faticoso banco di prova per l´alcol in bicchiere, insopportabile fonte di calore. Bevi e sudi, come non bastasse l´afa…
La vacanza è una medicina: rivitalizzati e allegri, pieds dans l´eau nel ristorantino in riva al mare o reduci da una vigorosa camminata nei boschi, l´idea di una buona bottiglia aperta sul tavolo ci fa gongolare. A patto di non massacrare il piatto estivo che abbiamo ordinato.
Secondo la sommellerie ufficiale, l´abbinamento cibovino deve obbedire a due comandamenti: contrapposizione di sensazioni e concordanza di aromi e struttura. Detto così, sembra complicatissimo: in realtà basta affidarsi alla memoria del palato, che seleziona naturalmente le armonie: niente vini troppo tannici (colore intenso, gusto astringente), o di acidità assoluta, i più discordanti con la gamma di sapori che caratterizza la gastronomia dei mesi caldi.
Se poi non vi fidate del vostro personale archivio del gusto, tentate la sorte alcolica con qualche accortezza. Non fatevi fuoriviare dalle diatribe sul colore, superate insieme a uno degli ultimi tabù enologici: quello sul vino rosso freddo. Scettici? Sceglietene uno di struttura contenuta, poco concentrato, evitando uve enorigide come il Nebbiolo - un Chianti non giovanissimo, ad esempio - per evitare che, una volta raffreddato, il gusto esca "indurito" e astringente. Servitelo a 12-14 gradi: sarà perfetto sulle pietanze con base pomodoro - zuppe, guazzetti - e con le grigliate di carne. Oppure, lasciatevi sedurre da uno degli eccellenti rosa arrivati sul mercato negli ultimissimi anni, dopo un lungo oblio segnato da produzioni trasandate e raccogliticce: rinascita che ha indotto il Gambero Rosso a editare, autore Massimo Di Cintio, una guida monodedicata, uscita nei giorni scorsi con oltre 300 etichette recensite. Un rosato di qualità vi seguirà dall´aperitivo alla vigilia del dessert senza tradirvi, sfoderando la freschezza di un bianco e la morbidezza di un rosso.
Se invece per voi estate fa rima (alcolica) con vino bianco, avete solo l´imbarazzo della scelta, dalle bottiglie più beverine ai bicchieri barricati con eleganza che fanno invidia a molti rossi: regalatevi una fresca sorsata, spiluccando una tartare di tonno e dimenticate la fine delle ferie.


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