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La Repubblica

Vino, l´Italia batte tutti… Superata la Francia nell´export verso Usa e Germania. Il Barolo e il Brunello battono le grandi bottiglie di Bordeaux e di Borgogna: mentre l´assalto dei paesi del Nuovo Mondo vinicolo, dall´Australia all´Argentina, dal Cile al Sudafrica, rimette in discussione gli assetti del mercato mondiale, l´Italia si toglie la soddisfazione di superare la Francia e di diventare il primo fornitore di vino degli Usa e della Germania. Nei primi otto mesi del 2005, infatti, abbiamo esportato negli Stati Uniti bottiglie per 567 milioni di euro, con un incremento del 13,7 per cento rispetto all´anno precedente. L´export francese è stato invece di quasi 510 milioni ed è cresciuto solo del 2,7 per cento. I dati, che segnalano anche una confortante ripresa del mercato del vino negli States, uno dei più importanti per i produttori italiani, sono di AssoCamerEstero che, in occasione del Salone del Vino la cui quinta edizione si è chiusa ieri a Torino, ha elaborato i numeri forniti dalle Camere di Commercio italiane a New York e a Monaco di Baviera.
Nel vino siamo primi anche in Germania dove nel 2004 abbiamo esportato oltre 5 milioni di ettolitri per 638 milioni di euro contro i 531 milioni di euro dei francesi. «Dati positivi - commenta il presidente della Camera di Commercio italiana di New York - perché significano che l´Italia mantiene una posizione leader nel mercato. Ma che non eliminano i problemi di un export troppo spezzettato, tra centinaia di marchi. E non nascondono la mancanza di una vera politica di marketing nazionale».
Un tema su cui ha insistito anche il ministro degli Esteri Gianfranco Fini che ieri era a Torino e non ha voluto mancare l´appuntamento del Salone del Vino. Il leader di An, rispondendo alle domande degli espositori sulle prospettive di un settore alle prese con la riduzione dei consumi (in Italia) e con una concorrenza internazionale sempre più agguerrita ha detto: «Se Del Piero avesse accanto una bottiglia di buon vino - anziché quella dell´acqua minerale, credo sarebbe una cosa buona per tutti. Scherzi a parte, ritengo necessaria un´azione promozionale per avvicinare i giovani al consumo consapevole del vino. I produttori dovrebbero mettersi insieme per sostenere l´immagine positiva del vino, ingaggiando dieci testimonial capaci di parlare al pubblico».
Il Salone del Vino cui hanno partecipato oltre 1.200 espositori di ogni regione d´Italia è stato visitato da oltre 44 mila visitatori, con un incremento del 10 per cento rispetto allo scorso anno. Importanti anche i numeri legati all´aspetto commerciale: 42 i buyers internazionali provenienti da 17 paesi del mondo che nei quattro giorni di fiera hanno incontrato oltre 200 produttori italiani (arretrato del 31 ottobre 2005).


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