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La Repubblica

Il Natale dei golosi, ecco i doni per il palato... Dolci, raffinati utensili o bottiglie preziose: ognuno ha il suo regalo. C´erano una volta i gioielli e la lingerie, i portafogli di coccodrillo e le cinture. Il Natale dei privilegiati si celebrava in gioielleria e pelletteria. Quello dei meno abbienti passava da negozi meno preziosi. Ma regalare cibo, quella era una scelta considerata troppo povera: memoria dei tempi, mai troppo distanti, in cui si mandavano i pacchi di viveri da una parte all´altra d´Italia - o li si recapitava direttamente a casa - supporto proficuo all´indigenza di qualche parente sfortunato.
Oggi, regalare cibo è una piacevolezza del tutto trasversale a censo, età, mestiere, dimora. Potete far felice un bambino o un vecchio, un vegetariano o una donna incinta, un industriale o un operaio, a Messina come a Padova, semplicemente regalando una cosa "da cucina". Che per interpretazione estensiva, va dalla bottiglia al set di mestoli colorati, dalla pepiera pronta a illuminare il piatto mentre macina (così smettete di metterne delle quantità mostruose prima di accorgervene) all´aceto di fragole. Una scelta infinita di gadget e chicche gastronomiche, da 3 euro a 3.000, che quasi mai vi regaleranno sorrisi di circostanza ed esclamazioni finte entusiaste cariche di rancore represso.
Arriviamo da anni in cui mangiare per alcuni era un optional, quando non volgare o banale. Oggi la cerchia dei gastro-intolleranti è ridotta al lumicino, anche solo per motivi di bieca socialità. Perché molto, moltissimo, avviene intorno al tavolo, davanti a un buffet, in piedi al bancone bar: incontri, litigi, scambi, fulmini amorosi e ritrovate intese. E siccome cucina è bello, anche (e soprattutto) a Natale, nessuno vi biasimerà, anzi, se regalerete buone cose da mangiare e dintorni, amenamente declinate secondo regioni, gusti, prezzi. L´elenco è così meravigliosamente lungo da far venire le vertigini. Proprio nei giorni scorsi, un meritorio assemblaggio costituito da Verdi, Slow Food e le tre associazioni degli agricoltori, ha lanciato la campagna "Mangia con gusto, conserva l´Italia", per promuovere il consumo consapevole dei prodotti alimentari tipici e tradizionali, insieme a un progetto di legge per valorizzare un patrimonio agroalimentare che conta oltre 4.000 prodotti. Avete solo l´imbarazzo della scelta…
Belle novità anche tra i cosiddetti "complementi da tavola": il superchef catalano Ferran Adrià ha da poco presentato insieme allo stilista Armand Basi una nuovissima collezione di tovagliette, rivoluzionaria per tessuti, disegni, eleganza. Ma piacciono molto anche i calici Winsberger con il bicchiere per l´acqua rigorosamente blu, le minicocottes in ghisa o gres per cuocere le terrine e refrigerarle senza problemi e il "Champ", cavatappi da Champagne che blocca il tappo dopo la fuoriuscita.
Se poi, oltre che consumatori golosi, siete anche eticamente avvertiti, ricordate le regole del Comieco, il consorzio per il riciclo e il recupero degli imballaggi (www.comieco.org): rompere le confezioni, dividere carta e plastica, assommare carta e cartone, coinvolgere i bambini nel recupero come fosse un gioco. Vi manca solo di incontrare l´anima gemella mentre riponete il tutto nei cassonetti, e il vostro Natale sarà da Guinness dei primati (arretrato del 22 dicembre 2005).


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