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La Repubblica

Guerra a obesi e fumatori. Blair: curarli per ultimi ... Il governo inglese: priorità a chi ha uno stile di vita più attento... Se l’ammonimento sui pacchetti di sigarette - «Il fumo danneggia gravemente la tua salute e quella di chi ti sta vicino» - non fa né caldo né freddo; se l’ormai generale opinione sulla necessità di mangiare poco e sano non dissuade dall’abbuffarsi senza limiti; se il terrore delle conseguenze dell’uso di alcolici non basta a far smettere di abusarne, allora è davvero il caso di cominciare a preoccuparsi: dall’Inghilterra del laburista Tony Blair sta per partire l’ennesima crociata contro gli stili di vita sbagliati di fumatori, obesi e alcolisti. Obiettivo curare le loro malattie contratte in conseguenza di questi comportamenti solo se, e quando, il sistema sanitario nazionale ha finito di occuparsi dei malati “veri”. Le casse esauste del Nhs (National Health System) non ce la fanno più e quella di negare la priorità delle cure a chi pratica comportamenti che sicuramente provocano malattie potrebbe essere la strada per avere più fondi a disposizione di chi invece alla propria salute tiene e fa di tutto per conservarla. L’obesità, ad esempio. rischia di diventare una vera e propria emergenza nazionale: già oggi curarla costa 10 miliardi di euro l’anno, ma le stime dicono che se ora un adulto su cinque è obeso, nel 2010 gli obesi saranno uno su tre. Le malattie contratte in conseguenza del fumo costano oggi più di 20 miliardi.
Più o meno la stessa cifra viene spesa per curare le conseguenze dell’alcolismo, e senza tenere in conto i costi degli incidenti stradali provocati da chi guida in stato di ebbrezza che sfiorano i 30 miliardi. Ma Blair non vuole calare dall’alto la sua ultima «rivoluzione culturale» e, prima di varare questa riforma, intende coinvolgere i cittadini: 100 di loro, scelti in modo da rappresentare l’intera società britannica, saranno chiamati a fare parte di un gruppo di studio che dovrà esaminare il problema. A febbraio sarà formato il gruppo e a marzo, a Downing Street, dovranno rispondere alla domanda: «Mettetevi nei panni dei ministri, voi cosa fareste?». intanto qualcuno ha già risposto, e in modo molto polemico: Forest, un’associazione di fumatori, ha bocciato subito il progetto. «Chi ha il vizio delle sigarette - ha detto un portavoce - è già discriminato e non deve esserlo ancora di più». Non fosse altro perché, ha aggiunto, quei dieci miliardi spesi in cure sono solo il risultato di una partita di giro, sono esattamente la stessa cifra, cioè, incassata dall’erario per la vendita del tabacco.

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