“Meno pioggia, grandi vini a rischio così salveremo i gioielli della tavola” ... Rivoluzione in campagna per difendere i nostri prodotti dal clima sconvolto... ...Problemi anche per i grandi vini. Mentre le aziende francesi di champagne comprano terre in Inghilterra, i nostri produttori stanno studiando lo spostamento verso l’alto dei filari. E in Sardegna la zona in cui sarà possibile coltivare vino passerà, entro la fine del secolo, dall’attuale 85 per cento dell’area agricola al 38 per cento. «Il prezzo del cambiamento climatico è ancora tutto da scrivere: possiamo ridurre i danni a patto di fare scelte coerenti e immediate», ricorda Valerio Calzolaio, l’organizzatore del convegno. «Il nostro sistema agroforestale è a rischio. Non possiamo restare fermi a guardare l’accelerazione dei cambiamenti climatici che mina la nostra agricoltura, ci vuole un piano nazionale di adattamento, bisogna investire in ricerca e conoscenza per limitare i danni», propone Riccardo Valentini, docente di Ecologia forestale all’Università della Tuscia, presentando una bozza di piano di riconversione agricola.
Un appello subito ripreso dal ministro della Ricerca scientifica Fabio Mussi: «Occorre un balzo tecnologico formidabile perché stiamo andando verso un periodo in cui il ciclo idrico subirà mutamenti drastici. L’agricoltura, così com’è oggi, non è in grado di far fronte agli sconvolgimenti climatici: bisogna pensare a strategie di adattamento». Il dato di partenza presentato al convegno di Torino è un calo del 20 per cento delle piogge atteso nell’arco di pochi decenni nel bacino mediterraneo. Un calo accompagnato dalla crescente pressione del caldo: come ha ricordato Luca Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana, da sei mesi il Nord Italia è sottoposto a una pressione termica senza uguali da un secolo e mezzo, cioè da quando vengono sistematicamente registrate le temperature.
Gli effetti del clima sui prodotti della terra - Previsioni per la seconda metà del secolo
Vino
Problemi - In Sardegna l’area in cui è possibile coltivare vino passerà dall’attuale 85% della zona agricola al 38%
Soluzioni - Per salvare il Brunello di Montalcino occorrerà spostare i vitigni su colline più alte e irrigare per compensare la mancanza di piogge
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