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La Repubblica

“Alcol e fumo più dannosi della cannabis” ... Ricerca shock a Londra. Ecco la classifica delle sostanze più pericolose Su Lancet pubblicato lo studio redatto da autorevoli studiosi britannici. Sarebbero addirittura più nocivi di Lsd ed ecstasy...
Le droghe legali fanno più danni di alcune delle più diffuse droghe illegali. Alcol e tabacco sono più pericolosi per a salute di cannabis, Lsd ed ecstasy, dunque vanno considerati alla stregua dei narcotici più nocivi anche se è possibile acquistarli al supermarket e dal tabaccaio. Ad affermarlo sono alcuni dei più autorevoli studiosi ed esperti britannici, in un rapporto pubblicato dalla rivista scientifica Lancet. Il sistema di classificazione della gravità delle droghe attualmente usato da governo, magistratura e forze dell’ordine nel Regno Unito, dicono nel documento, è “arbitrario”, non tiene conto dei dati oggettivi e dunque va radicalmente modificato. Gli studiosi, tra i quali membri del comitato che agisce da consulente governativo in materia di droghe, offrono una nuova classificazione, in cui alcolici e tabacco figurano rispettivamente al quinto e al nono posto fra le venti droghe più socialmente pericolose, suggerendo che le autorità ne tengano conto nel predisporre misure per affrontarne le conseguenze. L’iniziativa ha ricevuto ampio spazio sulla stampa londinese, con il Guardian che le ha dedicato ieri il principale titolo di prima pagina.
“Siamo di fronte a un immenso problema”, dice Colin Blakemore, direttore del Medical Research council e coordinatore del rapporto apparso su Lancet.
“La droga non è mai stata così facilmente disponibile, così a buon mercato, così potente e così ampiamente usata. Chiaramente i programmi che sono stati usati negli ultimi quarant’anni per combattere questo fenomeno non hanno funzionato. Perciò pensiamo che sia necessario guardare al problema da una prospettiva nuova e ci auguriamo che il nostro studio contribuisca a questo”. Secondo altri autori della ricerca, una diversa classificazione della gravità delle droghe, legali e illegali, deve avere come prima conseguenza un differente sistema di pene detentive e sanzioni legali per chi ne fa uso.
“Il punto che vogliamo sottolineare è che tutte le droghe sono pericolose, anche quelle che si possono acquistare legalmente e che la gente non considera gravemente nocive, come per esempio l’uso regolare di alcolici”, osserva il professor David Nutt, psicofamarcologo della Bristol University.
Per elaborare la nuova graduatoria, gli autori del rapporto hanno chiesto a un gruppo di esperti di classificare venti droghe in nove categorie: tre riguardanti i danni fisici che esse causano, tre sulla probabilità che creino una dipendenza e tre sui danni sociali e i costi per la sanità pubblica. Il risultato è stato che eroina e cocaina si sono piazzate rispettivamente al primo e secondo posto della lista, ma alcol e tabacco, droghe legali, compaiono tra le prime dieci.
Cannabis, dalla cui pianta viene ricavata la marijuana, appare in undicesima posizione, pur tenendo conto di una nuova variante chiamata “skunk” (alla lettera, puzzola), che secondo gli studiosi interpellati dal rapporto è circa tre volte più potente di quella normale. L’allucinogeno Lsd compare al quattordicesimo posto e l’ecstasy al diciottesimo, nonostante entrambe siano attualmente considerate droghe di “categoria A”, la stessa di eroina e cocaina, cioè della massima gravità, nel sistema di classificazione in vigore. La posizione dell’ecstasy in fondo alla graduatoria e quella dell’alcol al quarto posto, spiega il professor Nutt, dipende in parte dal fatto che l’ecstasy causa meno di dieci morti all’anno in Gran Bretagna mentre una persona al giorno viene uccisa da alcolismo acuto e migliaia soffrono gravi malattie per l’uso cronico di alcolici. Il rapporto conclude che la nuova graduatoria sarebbe più veritiera e rifletterebbe più accuratamente i danni sociali di ogni tipo di droga.

La classifica
1 - Eroina - L’uso è illegale anche in Italia. È un derivato dell’oppio coltivato nel Sud Est asiatico
2 - Cocaina - Consumo illegale L’uso della coca è aumentato in modo esponenziale negli ultimi anni
3 - Barbiturici - L’uso dei medicinali a base di barbiturici è autorizzato solo dietro prescrizione medica
4 - Metadone -Distribuito dai Sert perle terapie a scalare per i tossicodipendenti da eroina
5 - Alcol - Commercio e consumo liberi Anche se l’uso eccessivo crea gravi problemi
6 - Chetamine - Analgesico usato dai veterinari Adesso anche sugli esseri umani Molto pericoloso
7 - Benzodiazepine - Solo su prescrizione medica. Due esempi: Tavor e Valium
8 - Anfetamine - Sostanze stimolanti. Portano ad uno stato d’eccitazione, inappetenza
9 - Tabacco - Vendita libera in tutti i Paesi. Una delle cause dell’insorgere del tumore al polmone
10 - Cannabis - L’uso ed il consumo sono proibiti in Italia. Acceso il dibattito tra le forze politiche
11 - Lsd - Vietato in Italia. È composto dall’acido lisergico. Crea eccitazione, molto pericoloso
12 - Solventi - Sono prodotti che provocano uno stato d’ebbrezza come la colla o l’acetone
13 - Metilfenidato - Principio attivo del Ritalin usato per i disturbi d’attenzione dei bambini
14 - Steroidi - Proibiti in Italia Usati per aumentare la massa muscolare degli atleti
15 - Ghb - Viene prescritto sotto controllo medico per le terapie specifiche degli alcolisti
16 - Ecstasy - Eccita il sistema nervoso. Molto pericoloso specie se mischiato con sostanze alcoliche

L'intervista - “Anche in Italia sono troppe le vittime di vino e liquori”. Luigi Cancrini, psichiatra e direttore scientifico della comunità Saman...
Ormai sono parte integrante della nostra cultura, e per questo li assolviamo di fatto. Ma per Luigi Cancrini, psichiatra e direttore scientifico della comunità di recupero Saman, la pericolosità di alcol e tabacco è evidente.
L’accettazione da parte della società (e della legge) nasce dal minor rischio di dipendenza?
“La dipendenza dal tabacco è in genere reversibile, con opportuni trattamenti. Ma l’alcol nel nostro paese è la droga che in assoluto uccide di più. Può creare una dipendenza sia psicologica che fisica. E il delirium tremens che colpisce i bevitori importanti, quando stanno lontani dal bicchiere, e una vera e propria crisi di astinenza. Tanto che era curata con piccole iniezioni di alcol in vena”.
Allora perché tanta liberalità?
“Perché l’alcol fa parte della nostra cultura, e nella maggior parte dei casi siamo capaci di conviverci. Altre popolazioni, come gli aborigeni australiani o gli indiani d’America, sono state distrutte dall’“acqua di fuoco”. Hanno fatto più vittime rum e whisky dei fucili”.
Bottiglia e sigaretta saranno anche droghe, ma ci sentiamo capaci di gestirle. Per questo non sono vietate?
“Se un giovane è dipendente dall’alcol, lo giudichiamo un debole. Se è dipendente dall’eroina, pensiamo che la droga sia un problema sociale. Ma proviamo a riflettere un attimo: i genitori di Stalin e Hitler erano degli alcolizzati, e all’interno delle famiglie con questo problema si commettono abusi terribili. Chissà, forse la storia sarebbe stata diversa senza la bottiglia”.
Eppure vietare alcol e sigarette sarebbe impensabile.
“Le nuove leggi sul fumo sono positive. Quanto all’alcol, sappiamo che una delle voci importanti del nostro export è rappresentata da vino e liquori. Negli anni ‘90 provammo in Parlamento a porre il divieto di pubblicità dei superalcolici, ma non ci fu nulla da fare”.
Elena Dusi 

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