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La Repubblica

Forme, colori e tecno materiali quando il vino diventa design … Pavia, fino al 30 maggio il Vindesign. Per un esercito di due milioni di appassionati: i “wine lovers”. Dai tappi-strappo ai calici in frutta: ecco tutte le novità… Il vino è anche bello da vedere, e soprattutto sono eleganti e raffinati gli accessori. E così da qualche anno a questa parte si è scoperto un nuovo universo, quello del design legato al settore enologico. Ed è stato un successo. Ecco il vassoio che cambia forma a seconda delle persone da servire. O una chiavetta, abbinata alle bottiglie di pregio, che permette di memorizzare la storia e le caratteristiche del vino pregiato: una sorta di curriculum, per intenderci. Per i più distratti, invece, c’è un tappo per vini con collarino. E ancora un bicchiere con una sorta di proboscide in cristallo porta tarallucci (per onorare il detto “tarallucci e vino” e per conservare una mano libera alle cene in piedi) o una borsa termica che permette di servire il vino senza estrarre la bottiglia. E non basta. Un porta calici da degustazione d’appendere al collo come una cravatta o un secchiello porta ghiaccio in carbonio.
Punto di ritrovo, per gli appassionati del genere, è l’appuntamento con Vindeseign. Un laboratorio d’idee che sino al 30 maggio a Pavia propone i progetti di designer e creativi. La creatività spazia da oggetti professionali a nuovi concetti di packaging. “Elemento di forza dei progetti esposti a Vindesign”, spiega l’organizzatrice Antonia Mealli, “è il paradosso di elementi presi in prestito dalla tradizione che sono riprogettati con materiali nuovi o di materiali tradizionali plasmati su nuove forme del design”.
Del resto quella per il vino, per alcuni, sta diventando una vera e propria mania.
Non c’è limite all’eccesso per i cosidetti “wine lovers”: per una bottiglia speciale spenderebbero più di 500 euro, in media acquistano 111 bottiglie all’anno (il 3,7% arriva persino a comprarne oltre 300), frequentano abitualmente le enoteche e un terzo dei week end lo dedicano al turismo eno-gastronomico. E non sono pochi: una tribù di quasi 2 milioni di appassionati solo in Italia, che scelgono in base a gusti personali (il 37,5%) ma anche tenendo presente i possibili abbinamento con il cibo (21,8%). Ma nell’orientare le scelte dei consumatori più sofisticati incidono comunque, secondo i proprietari e i responsabili delle più importanti cantine italiane, le valutazioni delle guide (61,4%), il passaparola (46,5%) nonché il “fattore moda” (36,6%), mentre assai poco influiscono i consigli del venditore (solo nell’8,9% dei casi). Per ogni bottiglia destinata al normale consumo domestico si spendono in media 8,50 euro, ma la cifra può alzarsi fino ad una media di 67 euro (il 9,7% ha speso più di 100 euro). Per una bottiglia “speciale” però, sempre destinata al consumo domestico, il “wine lover” medio è disposto ad arrivare a 85,60 e nell’1,6% dei casi anche a superare i 500 euro.
Ultimamente anche molte superstar dell’architettura si sono cimentate in una progettazione che va dal singolo bicchiere alle grandi cantine diventate luoghi di culto da visitare. Negli anni centinaia di etichette “d’autore” sono state disegnate da grafici e artisti di fama internazionale da Alan Fletcher a Michelangelo Pistoletto. Molti maestri del design si sono cimentati nel ripensare alla tipologia, difficile ma affascinante, del bicchiere da vino: ci sono state le prove più disinibite di Joe Colombo, quelle quasi matematiche di Roberto Sambonet e quelle più ardite di Angelo Mangiarotti. E poi c’è Alessandro Mendini, con il suo “Bicchiere imbevibile” del periodo radicale.

Gli oggetti …
Hola Chica - Frutta come coppa nella quale bere cocktail e sangria: designer gluegluedesign.com
Vinuccio - Geniale il calice con taralluccio disegnato da Claudia Danelon e Federico Meroni
Freewine - Un laccio da collo in gomma, con possibilità di sgancio, e il più classico tra i “tastewine” diventa il giocoso Freewine disegnato da Gabriele Diamanti
Salvalacrima - Un salvagoccia usa e getta, semplice e utile come un post-it, con vaghe note romantiche. In carta adesiva o con trama assorbente, il disegno è di glueglue designer.com
Hub - Si chiama Hub la caraffa da decantazione in vetro soffiato che ricorda una magica bolla sospesa in aria (designer Roberto Giacomucci)
Carica Vino - Tra farfalla e chiavetta per vecchi giocattoli il cavatappi in acciaio (Sayanora Rush Design)
Strappo - Turacciolo dalla struttura elastica per chiudere e riaprire senza fatica
Pop - Colorato e divertente il tappo Pop disegnato da Enrico Azzimonti
Sintesi - Una sintesi dei tappi più comuni in vari colori: acqua minerale, gabbietta per spumante e classico per vino

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