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La Repubblica

Super-cantina a Villa Taverna per i vini dell’ambasciatore Usa ... Il 10 ottobre. Spogli darà il via ai lavori. Rifornimenti italiani e americani... Per accompagnare la pizza, meglio un bicchiere di rosso di buon corpo che la solita, banale birra chiara: lo sostengono ormai da tempo gli appassionati di buona tavola, ma se lo deve essere detto anche l’ambasciatore americano in Italia, Ronald Spogli. Nel giardino di villa Taverna, la residenza ufficiale del rappresentante statunitense, fa già bella mostra di sé un forno a legna, costruito un paio di anni fa e - si dice - utilizzato nel giugno di quest’anno anche per proporre all’ospite d’onore George W. Bush, ex compagno di studi dell’ambasciatore alla Harvard University, una inconsueta “pizza texana”. Sugli ingredienti, ovviamente, le fonti diplomatiche sono riservatissime.
Nella villa dei Parioli però non c’era un luogo adatto per conservare le preziose bottiglie di Chianti e Barolo, né quelle altrettanto pregiate in arrivo dalla Napa Valley. E se per la festa del 4 luglio gli ospiti erano soddisfatti anche con CocaCola, Seven-Up e Dr Pepper, era comunque indispensabile predisporre bevande d’altro livello per occasioni più formali. Così l’ambasciatore ha deciso che, dopo il forno, sarà la volta della cantina. Sotto il livello del suolo di villa Taverna, verrà scavato un “wine cellar”, destinato ad accogliere sia vini italiani che americani, quasi a sottolineare un avvicinamento fra i due paesi anche da un punto di vista fra i più “difficili”, quello dei gusti a tavola.
I preparativi per l’inizio dei lavori sono già avviati: ma giustamente l’ambasciatore Spogli vuole dare il “via” ufficiale al cantiere con un brindisi. Il 10 ottobre una cerimonia ad hoc darà l’avvio al cantiere, in compagnia dei produttori divino che hanno contribuito alla progettazione e che saranno sponsor dei lavori del wine cellar. Per completare l’opera saranno necessari sei mesi. E questo significa che a stappare le prime bottiglie potrebbe essere anche un nuovo ambasciatore, se il presidente che prenderà il posto di Bush deciderà di sostituire il suo rappresentante prima di fine mandato, nell’agosto prossimo. In compenso, i tempi lunghi sui lavori permetteranno di rifornire la cantina quando già saranno chiari i gusti del nuovo inquilino della Casa Bianca, in attesa che sia lui, Barack Obama o John McCain, a brindare nel nuovo wine cellar.

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