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La Repubblica

“Ma i giudici devono emettere sentenze immediate” ... Lerario, Associazione vittime strada... II 20% dei conducenti coinvolti in incidenti stradali risulta positivo all’alcol, il 20% a droghe (soprattutto cocaina) e il 15% sia all’alcol che alla droga. Il problema sembra chiaro.
“Si, è chiarissimo, il rituale della morte per incidente stradale è sempre lo stesso ma non si fa proprio nulla - spiega Antonio Lerario, vice presidente nazionale associazione vittime della strada - perché le tanto decantate leggi più dure rimangono lettera morta”.
La famosa “tolleranza zero” è solo uno slogan?
“Si, niente di più: la gente muore per strada e sembra che nessuno se ne accorga. In realtà manca la volontà politica di introdurre queste nuove norme, ed è una cosa grave”.
Forse c’è dell’altro.
“Si, serve che i giudici emettano sentenze immediate e severe, altrimenti diventa tutto inutile: occorre incutere timore ai pirati della strada”.
Ma uno che guida senza patente, drogato o ubriaco, che paura può avere di una legge?
“Nessuna, ma solo perché non ci sono controlli e non c’ è la volontà da parte dei giudici di far rispettare le leggi correnti: l’unico caso in cui hanno avuto un po’ di coraggio è stato quello di Lucidi a Roma”.
Torniamo al caso dell’autista del bus.
“Sa qual è la tragedia nella tragedia?
La situazione dei parenti della vittima che in questi giorni vivranno momenti tremendi, di solitudine, di grande dolore”.
Che si può fare per queste persone?
“Molto, ma la legge non prevede nulla, nessun aiuto, neanche il sostegno psicologico. E le nostre proposte come associazione, sono rimaste sempre lettera morta”.

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